anno 1178. 69 1’ alabastro ne sono i meno preziosi. Lasciò a questa alcuni fondi particolari, il cui fruito annuale dovesse distribuirsi dai procuratori della basilica stessa a beneficio delle famiglie indigenti della città. E poiché m’ è venuta qui occasione di nominare i procuratori di san Marco, non sarà fuor di proposito, che mi fermi ora a dire alcune parole della loro origine e del loro uffizio. Eglino, a dir breve, erano ciò clic sono oggidì i fabbricieri : gli amministratori cioè delle rendite della basilica. La loro istituzione risale sino ai giorni del doge Giovanni Par-tecipazio, cioè nel secolo IX ; e nella prima loro istituzione dovevano aver cura della basilica di san Marco, tanto per ciò clic spelta al materiale della fabbrica, quanto per 1 amministrazione delle sue rendite. Da principio non fu che uno solo il procuratore, ma in seguito ne andò crescendo il numero in proporzione deU’aurncnlo degli affari. Non c’incresca di udire ciò, che con diligente critica ha scrino di loro il dotto ab. Cadorin (1). « Dopo la dignità del doge, quella » dei procuratori di san Marco era la più eminente e teneva luogo » dopo di lui. Non veniva conceduta se non a quei cittadini, clic » n’ erano i più meritevoli per 1’ esercizio delle principali cariche » dello stato. Tre erano le procurane e Ire i soggetti ordinaria-» mente per ciascuna, ma furono anche di più, quando per le cir-» costanze fu il governo costretto a venderle per avere denaro, ma * sempre a persone degnissime di ottenerle. La prima procuratia » si chiamava di sopra, ed avea cura della chiesa di san Marco c » della piazza ; le altre de ultra e de dira amministravano le tu-» tele o commissario lasciate dai testatori di qua e di là del canal » grande. Abitavano questi gravi dignitarii sulla piazza di san » Marco, e da essi presero il nome le procuratie. Tre procuratori » assistiti da pubbliche guardie dimoravano alla loggia del palazzo, » quando il maggior consiglio era ragunato. » Aggiunge l’erudito (i) Venezia e le sue lagune. voi. 1, part n, pag. 5? dell’ Appendice.