334 LIBRO Vili, CAPO XII. della città ov’ era una piccola chiesetta intitolata a’ santi Giovanni e Paolo, sopra una palude non molto lungi dalla basilica cattedrale. Demolita la quale chiesetta, il pio doge ne fece rizzare una più grande, e in memoria della basilica di santa Maria di Gerusalemme, eh’ era stata usurpata da’ saraceni, la volle nominare santa Ma-via nova in Gerusalemme. Anche il cardinale concorse alla pia impresa, facendo comperare col suo denaro tredici possessioni nel territorio di Padova, acciocché servissero al mantenimento delle suore, che vi si dovevano collocare. Egli medesimo dipoi, diventalo papa Gregorio IX, n’ esentò da ogni aggravio di decime il monastero (1). Le monache in esso accolte, professarono la regola di sant’ Agostino ; erano delle primarie famiglie ; il luogo fu conosciuto in seguilo col nome delle Vergini (2). Un altro convento di monache fu piantato, 1’ anno 1236, su di un ampio spazio di terreno paludoso nella parrocchia di santa Croce, ed è quello appunto che forma 1’ odierna isola di santa Chiara. Lo donarono a Costanza Cobaldo, che ne doveva essere la fondatrice, ossia la prima superiora, Giovanni Badoaro e le due cugine di lui Maria e Lavinia, e nell’ anno seguente ne fu ella posta al possesso con decreto del doge Jacopo Tiepolo. Le suore, a cui desli-navasi il chiostro, dovevano essere dell'ordine di san Damiano, ossia francescane, secondo la regola di santa Chiara di Assisi (3). Narrano il Gonzaga e il Wadingo, annalisti dell’ ordine de’ minori francescani, che la beata Agnese, sorella di santa Chiara, sia venula a Venezia per sistemare il nuovo convento, e che ne abbia stabilito prima badessa Auria, discepola della prefata sorella sua. Su qual fondamento ciò narrassero quei dolti annalisti, non saprei (ì) Bolla de1 4 gennaro 1234- di Assisi furono dette, nei loro principii, (2) Flaminio Cornaro racconta estesa- dell'ordine di san Damiano, perchè a mente le molte vicende di questo monaste- questo santo era intitolata la prima loro ro, incominciandone dalla fondazione e chiesa e il convento eh’ebbero in Assisi. Di proseguendo coll’ incendio del 14®7^ e(l ar" ciò ho parlato estesamente nelle mie Chie-rivando sino a1 suoi giorni. se d'Italia, ove narrai la storia della Chiesa (3) Le suore francescane di sanla Chiara di Assisi, pag. 106 del voi. ^