3?| LIBRO V, CAPO VI. avvenimento, è discosto dal tempo, in cui accadde, soltanto quaran-tanove anni ; sicché moltissimi dei contemporanei ne potevano rendere testimonianza. Ned è in verun modo da sospettarsi, che la repubblica, facendo dipingere con tanta solennità, nella maggior sala del suo nazionale congresso, vi facesse dipingere una favola, la (piale poteva essere smentita da quanti avevano esistito ai giorni di Alessandro III e vi si erano trovali presenti. E 1’ indicato anno 122G, vi era espresso da un’iscrizione, la quale tuttora esiste sotto la tela del dipinto, corrispondente all’ angolo destro del lato, eh’ é verso il cortile del palazzo. Al quale proposito giovami portare le parole stesse del Bardi, che si trovò presente ai giorni di quell’incendio, e visitò il palazzo e la sala dopo la funesta catastrofe, e ne rese conto così: « Nel 1576 a’ 20 del mese di decembre si ap-» prese improvvisamente il fuoco nel maggior palazzo ducale, il » quale con gran furia abbruciale la prima et la seconda sala, et » con eslraordinaria violenza rovinato il tetto di piombo che la co-» priva, in un ¡stesso tempo con infinito dolor di ciascuno incenerì » le pitture, che da Gentile, et Gian Bellini, dal Pordenone, da Ti- • liano c dal Tintorelto erano stale sopra le pitture del muro in » varii quadri di tela minutamente divisate, con tulle le allioni » successe tra Federigo e '1 pontefice Alessandro, i progressi aspet- • tanti a’Veneliani. Le rovine del quale mirabile incendio, andato » io in compagnia di molti gentiluomini et venetiani et forestieri » vedere, non solo del tutto mi chiarii di quello, eh’ io credevo di » cotale llisloria, ma chiaramente et da tulli et da me fu veduto, » la detta llisloria, essere stata in maniera greca (conforme quanto » all’ordine alla moderna ) anticamente dipinta in detta sala. Il che • mentre con gran curiosila fissamente si andava riguardando, » venne al caso veduto da alcuni et da me in particolare nel can- • tone della facciata, che risponde sopra la corte del palazzo vicino » alla porta destra nell- entrare di della sala, tra i molti epitaffi, » eli erano i medesimi, che si contenevano nei quadri dipinti a • olio in tela, che si abbruciarono, uno, che significava il tempo,