4 02 LIBRO Vili, CAPO XXV. storico bolognese, non seppe astenersi dal confutarla. « Strano » sarebbe, die’ egli (I), il supporre col Ghirardacci, che i bolo- * gnesi non usi al mare e mal atti per una pugna navale, assalis-» sero un’ armata intiera de’ veneti in mezzo al Golfo, e la conqui-» dessero a modo da non lasciar legno alcuno, che ne recasse » novella. » Ed inoltre osservò egli medesimo : « Nè, se un Contali rino nipote di Lorenzo Tiepolo doge vi fosse rimasto ucciso, » sarebbe intorno a tiò comune il silenzio. » Ma per meglio scoprire la dissomiglianza degli scrittori, pongasi a confronto con questo del Ghirardacci il racconto del Sanu-do. « I bolognesi, egli dice, che dominavano gran parie della Ro-» magna, non potendo tollerare tal legge, dicendo, che parte delle » bocche del Po erano sui, mandarono ambasciatori al doge (2) ; » acciocché a’suoi mercatanti sudditi fosse conceduto il libero navi-» gare : altramente non potevano far di manco di non venire alla » guerra. Fu loro risposto : Noi vogliamo mantener la parte (5). » Questa parte fu fatta etiam pe’ padovani e ravennati ; e fu ag- * giunto, che tutte le vettovaglie, che dal promontorio del Quar-» nero c Ravenna in qua entrassero- in Golfo, tutte fossero portale » a Venezia a vendere. Ma i bolognesi fecero fare un castello alla » bocca del Po chiamalo Primaro. E furono mandati ambasciatori » a Bologna Giovanni Dandolo e Nicolò Quirini ad esortare quella * comunità a non voler fare queste innovazioni e che volesse rovi-» nare il detto castello fatto (4). Onde non volendo, fu fatta armata » di nove galere, capilano Marco Badoero, e con alcune barche, la (1) Annali Bolognesi, ann. 1271. pag. 452. (2) Di questa prima spedizione di ambasciatori bolognesi a Venezia, l’anno 1270, parlò anche il Savioli ne’ suoi annali di Bologna, ed altresì nominolli. Erano essi Gruamonte dei Lambertini ed Egidio dei Foscarari. (3) Sotto il nome di parte intendevano anticamente i veneziani la risoluzione ovvero la deliberazione presa in un affare qualunque, discusso in consesso. (4) Anche di qua raccogliesi la notizia di un castello rizzato di pianta, e non già di un castello ingrandito o fabbricato sopra di un altro.