576 LIBRO Tilt, CAPO XXI. primarie famiglie, benché non vi fosse allora veruna legge di preferenza tra nobili e non nobili. Coll'istituire il Cancellier grande, volle il Maggior consiglio presentare al popolo un allettamento e un' apparenza di autorità ; concedendogli diritto esclusivo aduna carica, che nelle prerogative di onore era la prima dopo il doge, c che doveva inoltre sembrargli assai più importante di tulle le altre, sì perché erale annesso un luminoso stipendio (1), e sì perché era la sola, che a somiglianza di quella del doge e de’ procuratori di san Marco, durava a vila. Delle sue prerogative così lasciò scritto il Sandi (?) : « E egli il primo fra’ segretarj di qualunque » consesso; precede di luogo a tutti i nobili del consiglio inaggio-» re non insigniti di cariche; é decorato di veste colorala con al-» tre insegne ; ha rendile dal pubblico erario : la sua sepoltura ha » li fregi della stessa pompa funebre che quella de’dogi; ha inler-» vento con distinto posto in tulle le pubbliche ceremonie e fun/io-» ni, anzi intervento necessario, le di cui veci ne’casi debbano far-» si da altro secretano; ma ciò, eli’ é più, ha il carattere di essere » eletto dai voli del Consiglio maggiore, cioè dal solo ordine del » patriziato; ha ingresso, senza suffragio però, nei consessi anco * segreti della repubblica, ed è uno dei Ire soli posti che per il * loro rispettivo grado si estendono per lutto il corso della vila. * doge, procuratori di san Marco, e Cancellier grande: prerogative » tulle, che ragionevolmente possono qualificarlo quasi per il doge, » poiché certamente, n’é capo, dei cittadini ; ma capo di minislerio » benché decoroso. » Alle cose fin qui esposte intorno all’uffizio del Cancellier grande, non sarà fuor di proposito, che io aggiunga altresì un’idea dello stato materiale della cancelleria medesima ; ossia degli oggetti, che appartenevano alla custodia e alla sorveglianza di lui. Ne parlo qui, (i) Ci fa sapere il Soranzo, che l’onora- (2) Lib. IV, cap. V, della sua Stor. cfvi-rio annuo del Cencellier grande ascendeva le venez. a tre mila ducati.