350 libro vai, cvpo xiv. morto : n’ era morlo anche il figliuolo Teodoro Lascari, il quale aveva lascialo un figliuolo di olio soli anni, nominalo Giovanni. Ma la troppo tenera età di esso fu cagione, per cui la reggenza venne affidata, forse dal padre stesso pria di morire, ad un suo favorito, che aveva nome Muzalon ed era protospalario. Non piacque ai grandi della corte, che tutta 1’ autorità fosse in mano di costui ; e, per liberarsene sollecitamente, lo trucidarono, pochi giorni dopo la morte di Teodoro : in luogo di lui posero alla lesta dell’ impero 10 scaltro ed ambizioso Michele Paleologo, il quale, non contento dell’ autorità di reggente, quella lento inoltre di guadagnarsi d’im-peratorc. E con artifizii e con intrighi vi riuscì : fu acclamalo imperatore e fu coronalo in Nicea, malgrado la ripugnanza che ne aveva il patriarca Arsenio, il quale, nell’ alto di compiere la solenne ceremonia, obbligollo a giurare sugli evangeli!, che deporrebbe 11 Irono e le insegne imperiali tostochò il giovinetto Giovanni Lascari fosse giunto all’ età di poter governare da sé solo. 1 giuramenti sono belli e buoni, quando conducano ad un altissimo seggio ; ma non si curano poi, quando il desideralo seggio siasi ollenulo. Così suol avvenire in generale : così avvenne in particolare anche nel Paleologo. L imperiai trono, conseguito coi giuramenti, voleva da lui conservarsi ad ogni costo ; e vi riuscì. I mezzi per riuscirne furono il discredito, in cui pose presso la nazione il suo raccomandalo pupillo, e l’ardore guerriero, che cercò di seminare nell’animo dei greci per ricuperare le perdute provincie, togliendole ai latini. D’altronde l’imperatore Baldovino da lunga pezza non aveva più mezzi per sostenere la sua dignità e per pagare i pochi suoi soldati, tranne le limosine della cristianità, ed alcuni prestiti, che aveva ottenuto dal governo di Venezia, pei quali era stato costretto a dare in ostaggio il proprio figliuolo. Ci fa sapere il Michaud (1), che « nelle strettezze, in cui si trovavano i latini di Bisanzio, vendevansi (i) Stor. delle Crac., lib. xvn.