anno 1203. 99 prima; poi passarono alle minacce; si venne in fine alle armi. Le vie e le piazze di Zara diventarono un campo di battaglia: e le discordie dei vincitori furono oggetto della compiacenza dei vinti : lo furono altresì dell’ ipocrisia degli zelanti, che avevano disapprovato quella guerra, da loro denominata sacrilega. Il doge e i baroni accorsero per separare i combattenti : ma nè preghiere nè minacce poterono quietare sì presto il tumulto. Esso continuò sino a notte ben avanzata ; e riaccendevasi quasi nell’ indomani ; nè vi volle meno di una settimana per ristabilire la calma tra i militari d’ambedue le nazioni. E non appena ristabilita, comparvero a turbarla di nuovo lettere del papa, il quale, disapprovando la conquista di Zara, comandava ai crociati di rinunziare al bottino raccolto in una città cristana, e di promettere solennemente una piena riparazione della lor colpa. Rimproverava inoltre i veneziani dell’avere strascinato a quella guerra sacrilega i soldati di Gesù Cristo. Doppio fu l’effetto, che dalle pontificie lettere derivò nell’esercito, a seconda dei sentimenti che gli animavano verso la santa sede apostolica : i francesi le accolsero con rispetto, i veneziani con rabbia : quelli pensarono al modo di soddisfare, questi ad assicu-curarsi del fruito della loro vittoria, smantellando in tutto il loro giro le mura della riconquistata cillà. Non così i baroni francesi, i quali sludiaronsi di placare 1’ animo d’Innocenzo, mandandogli a a Roma chi lo rassicurasse, esservi eglino stati costretti dalla necessità ed essere pronti a restituire tultociò, che avessero approfittalo per sé sulle spoglie dei vinti. E se ne obbligavano con giuramento (1). (i) Cotesto loro giuramento ci è con- u per eo quod apud Jaderam incurrimus servato nelle lettere del papa Innocenzo 1 II? u excommunicationem apostolicam vel inpubblicate dal Du Theil, lib. vi, lei t. 99; u currissenon tiraemus, tam nos quam suc-ed è espresso così : « B. Fland el Hain. L. u cessores nostros sedi apostolicae obligare Blesen. et Clar. et H. S. P. comités, Oddo u mus, quod ad mandatum ejus satisfactio-« de Chanlietet W. frater ejus, omnibus ad u nem curabimus exhibere*— Datum apud « quos literae istae pervenerint, salutem *in u Jaderam anno Domini 12o3, mense apriti Domino. Notum fieri volumus, quod su- u lis.«