A.NNO 1177. 29 I i r . • * . ? . ì| , : V' C A 1> 0 V. Testimonianze sulla venuta incognita di Alessandro III a Venezia. Alcuni scrittori non di aulica data, rigettano come favoloso il racconto dei nostri storici antichi, che il papa travestilo ed incornilo sia venuto a rifugiarsi nella nostra cillà di Rialto : pretendono anzi, che, dietro le intelligenze falle tra lui e 1’ imperatore Federigo e il doge Sebastiauo Ziani, egli vi sia approdato con lulla la pompa e la magnificenza che alla sua dignità conveniva. Il negare questa prima importante circoslanza della sua venuta a Venezia, li porta, in secondo luogo, a negare la susseguente battaglia navale presso Salvore, la quale fu conseguenza del rifiuto dei veneziani a consegnare il profugo pontefice al feroce Barbarossa. Il primo di questi due fatti formerà l’argomento di questo capo ; del secondo parlerò in appresso, Gli antichi storici nostri, le nostre cronache, gli scrittori stranieri contemporanei, o non dicono veruna circostanza sulla foggia del travestimento del papa, o ne descrivono, benché con qualche varietà, lo scoprimento, o ne raccontano minutamente ogni passo, dacché sconosciuto egli aveva posto il piede in Rialto : nessuno per allro narrò il fatto in guisa da doversene escludere di conseguenza legittima la realtà del travestimento. Quegli scrittori, che lo negano e che lo mettono anche in derisione, sono o stranieri o moderni, e non adducono a lor favore se non che il silenzio di alcuno dei contemporanei. Ma queste, in buona logica, non sono ragioni, che bastino a smentire un fallo, cui scrittori contemporanei e pubblici monumenti concorrono a confermare. Troppo lungo sarebbe il voler tesser qui la serie degli antichi scrittori, che, parlando di questi avvenimenti di Alessandro III, non ne hanno punto negato il travestimento ed anzi l’hanno affermalo. La testimonianza della