LIBRO VII. dalla spedizione delle colonie in candia, sino alla lega col papa E COI GENOVESI CONTRO l’ IMPERATORE FEDERIGO II. G A P 0 I. Principio della guerra contro i genovesi. Fluttuava in frattanto ondeggiante più del suo consueto lo stato della repubblica veneziana, agitata non da una, ma da più procelle nel tempo stesso : essa trovavasi circondala da angustie c per ogni lato molestata da palesi non meno che da occulte contrarietà. Costantinopoli, coll’ obbligo della difesa, le allontanava dal seno gli spiriti vitali delle sue più valide forze ; la vicinanza degli ungheri le conservava da vicino un’ amicizia dubbiosa e sospetta, certo peggiore di una inimicizia palese : i genovesi, cresciuti allora nella potenza marittima, eranle divenuti emuli formidabili c le minacciavano imminente una guerra : le città della terraferma, propense ognora a molestarla, ne accrescevano anche da quella parte i pericoli. E quanto ai genovesi, aggiungevansi lo sdegno e la rabbia, cagionati in loro dall’ inutilità della riuscita negli affari di Candia ; e di qua incominciarono a germogliare i primi semi dell’ odio, che riusci poscia fecondissimo di lunghe guerre tra 1’ una e 1’ altra repubblica. E infatti i genovesi, disperati per 1’ esito infelice dei loro tentativi su Candia, intrapresero un altro genere di lotta, per cui sfogare il loro livore contro i veneziani. Mandarono fuori trenta galee, ed altri legni inferiori, perchè si piantassero a far crociera tra la Morea e la Sicilia, onde impedire ogni comunicazione sì politica e sì commerciale tra Venezia e 1’ Arcipelago. Con queste vol. ii. 26