50 LIBRO V, CAPO VI». Dicono eglino, nè saprei su qual fondamento, che il Barbarossa sposasse Beatrice sua seconda moglie, figliuola di Rinaldo conte di Borgogna, 1’ anno 1162, nè da questa avesse prole se non che tre anni dopo ; sicché se Ottone ne fu il terzogenito, dovesse esser nato circa il 1169, e perciò avrebbe assunto il comando della flotta in età di otto o nove anni appena ; età non adattata per quell’ incarico e per quell’iiftpresa. Ma, supposto anche per un momento, che Ottone avesse avuto 1’ età di soli otto o nove anni, prima di negare assolutamente un fatto da tanti pubblici monumenti solennemente attcstato, sembrami che si potrebbe notare, essere avvenuto altre fiate, che un fanciullo o un giovinetto di poca età avesse nominativamente il comando di un esercito od anche la sovranità di un regno o di un impero, nel mentre che altri valorosi e provetti lo sostenessero nella realtà. Né occorre su ciò portare esempii, di cui abbondano le storie antiche egualmente che le moderne. Essi non farebbero al caso nostro ; perciocché abbiamo invece soprabbondanti documenti a mostrare, essere falsa la supposizione della puerile età di Ottone, il quale allora doveva invece avere toccato il suo diciannovesimo o almeno il diciottesimo anno. ¡Né già vogl’ io trattenermi lungamente a dimostrare con minutezza la mia asserzione : porterò, colla maggior possibile brevità, i più esatti calcoli, che la giustificano e la confermano. E primieramente è falso, che il Barbarossa prendesse in moglie Beatrice l'anno 1162: chi lo asserisce s’ingannò di sei anni. Infatti, la cronaca di Borgogna, scritta di tempo in tempo da varii autori ; la quale incomincia dall’ anno di Cristo ¿t08 e finisce coll’ anno 1482, copiata dalla libreria storica di Nicolò Vignerio, stampata in Basilea nel 1570; narrando diligentemente le azioni dei borgognoni e de francesi c degli alemanni, ricorda circa 1’ anno 1156 il divorzio di Federigo colla prima sua moglie, che aveva nome Cecilia, c le sue seconde nozze colla sunnominata Beatrice. Anche un codice della nostra biblioteca marciana, uno di quelli che donò il Bessarion ; ed é una cronaca scritta in caratteri