154 libro ri, capo r. in un suo accesso di collera contro i crociati latini, che gli fossero mozzate le mani e le braccia ; e in seguito di quegli spasimi dolorosi vi aveva lasciato la vita. Il Morosini in frattanto navigando verso Costantinopoli aveva ricuperato al dominio della repubblica la ribellatasi Ragusi; aveva presidiato con buona soldatesca Durazzo, ed avevasi fatto spedire da Venezia un rettore o podestà col titolo di Duca; erasi impadronito dell’ isola di Corfù, abbandonata dalle forze greche. E dopo queste utili imprese arrivava a Costantinopoli, forse alcuni giorni pria che vi giungesse la notizia della morte di Baldovino. Era intenzione della repubblica, che le sue forze navali intraprendessero una spedizione per le isole dell’Arcipelago, affinchè ciascuna riconoscesse la sovranità dei veneziani, che n’erano diventati i padroni, come s’è veduto in addietro, a tenore delle convenzioni e dei trattati surriferiti. Ma il progetto di queste imprese dovette restarsene interrotto, a cagione della morte del doge Dandolo, avvenuta a’ 14 di giugno del medesimo anno 1205, poco dopo ricevano l’annunzio di'quella dell’ imperatore Baldovino. Ne giunse la notizia in Venezia il dì 22 luglio ; e fu quello un giorno di sommo lutto, perciocché la repubblica faceva in lui una grandissima perdita. Egli fu uno di que’colossi, che sorpassano nell’altezza il comune degli uomini e clic di sè lasciano tale un’orma, da fare stupire le generazioni. Tuttavolta la conquista di Costantinopoli non può in faccia alla storia riuscire immune da grave colpa : essa fu una vendetta, eli’ egli prendeva di sè e dello stato, perchè il greco imperatore, contro il diritto delle genti, avealo privato quasi della luce degli occhi. Ed a stromenlo della vendetta sua e dello stato seppe far servire i crociali, neH’atto stesso, ch’egli ne mercanteggiava il tragitto alla Terra santa, e patteggiava sulla divisione del bottino non ancor conseguito. « La storia, dice l’erudito » nostro Sagredo (1), s’inchina innanzi al Dandolo, ma per questo (i) Storia Civile e Politica di Venezia, che forma parte dell’opera municipale; Venezia e lè sue lagune, voi. I pari. I, pag. 4*•