ANNO {{11. 27 aliutn pontificem eligere facienms, paci Ecclesiae bene semper providentes. bene semper Vale. Datum Apuliae anno Imperii nostri vigésimo sexto, indictione IX. Queste frasi erano gli ultimi sforzi di un orgoglio depresso; ed è questo, e lo è sino al giorno d’ oggi, e noi ne siamo presentemente i più solenni lestimonii, lo stile della corte tedesca e de’suoi rappresentanti : di affettare, cioè, sommessione alia Chiesa, nell’ atto stesso che la perseguitano, e di attribuire a violenza ciò che i popoli fanno a difesa dei proprii diri Iti. Stabilita adunque, come luogo di convegno la cillà di Venezia, Federigo venne sino al monastero della Pomposa, ove le galee veneziane lo dovevano aspettare per trasferirlo a Venezia. Giunto a Chioggia vi si fermò, linché gli fosse dato avviso dell’ esito dei trattati, che si maneggiavano intanto a Venezia dai suoi ambascia-tori. Finalmente, essendo in pronto ogni cosa, nè altro mancandovi che la presenza di lui, rimontò sulle veneziane galee e venne al monastero di san Nicolò del Lido. Ivi nel dì seguente recaronsi a visitarlo sei cardinali a nome del papa : lo sciolsero dalle censure, in cui era incorso, e ricevettero il giuramento col quale obbligavasi a rinunziare allo scisma e prometteva ubbidienza al pontefice. Nel dì medesimo, il doge col suo consiglio, e il patriarca di Grado col suo seguito, andarono a complimentare a quella badia Federigo e ad accoglierlo per condurlo in città. Alessandro III stava ad aspettarlo dinanzi alla porta della basilica di san Marco, assiso sopra magnifico trono, vestito in abito pontificale, circondato da cardinali e da prelati, in mezzo a una folla innumerevole di popolo spettatore. Era il vigésimo terzo di luglio, quel dì memorando, nel quale i due capi del sacerdozio e dell’ impero dovevano finalmente, dopo tanta discordia, pacificarsi. Tutta la Germania e tutta 1’ Italia, unite ad onorare questo grande avvenimento con un concorso solenne, formavano all’ uno e all’ altro il corteggio più pomposo e imponente. Il popolo di Venezia, testimonio di una riconciliazione desiderata con tanto ardore e