190 LIBRO TI, CAPO XI. « Del sestiero di santa Croce: » scr Nicolò da Molin, • ser Pietro da Molin quondam ser Stefano, » ser Jacopo Cappello, » ser Benedetto da Molin, » ser Lionardo Foscolo, » ser Giovanni Foscolo, » ser Tommaso Lolin, » ser Tommaso Bodon, » scr Jacopo Tagliapictra, » ser Nicolò Bilongo, ovvero Libongo, ovvero Lucogno, » ser Nicolò Marin, » ser Tommaso Signorello, » ser Pietro Bcntotolo, ovvero Bondolo, » ser Giovanni Bramaldo, ovvero Rinaldo. « Pedoni, ser Jacopo Bentotolo, ovvero Bondolo, » ser Giovanni Bentotolo, ovvero Bondolo, » ser Jacopo Pizerno, » ser Andrea Valier, » ser Domenico Venicr, » ser Tommaso Valier; » cavallerie trentatrè, serventerie tre. » Dopo la quale sposizione delle famiglie trasferite in Candia, egli stesso il Sanudo ci fa sapere, clic l’isola fu divisa, come lutti gli storici raccontano, in trccenquarantanove cavallerie e nove ser-venterie ; ma facendo la somma delle cavallerie e delle scrventerie da lui esposte, non si trovano che dugentocinque quelle, nove queste. Checché ne sia, le notizie da lui dateci dei nomi delle famiglie suindicate, giovano assai a schiarimento della storia nostra ed a memorie delle famiglie medesime, alcune delle quali sino al giorno d’ oggi sussistono. Fu anche eretto un atto pubblico, od ¡strumento, relativo all’ avvenimento : il Sanudo lo citò soltanto e portò i nomi degli undici leslimonii, che lo sottoscrissero. Esso per altro si trova