312 LIBRO Vili, CAPO via. Si mosse, finalmente, Ezzelino colle sue truppe, e calò da Verona per inoltrarsi a ricuperare la città di Padova ; ma indarno se ne lusingò per più giorni, perchè 1’ esercito dei confederati vi si era assai bene fortificato ; sicché fu costretto a ritornarsene in Verona. Sono orribili le crudeltà, che di lui ci narrano gli storici, commesse in questo suo andare e ritornare : nè mi posso astenero dal mentovarne qualcuna. E prima d’ ogni altra, ricorderò quella da lui esercitata sui padovani, che pochi dì addietro (1) aveva fatto chiudere nelle carceri di Verona. Ritornatovi appena dalla sua inutile spedizione, chiese informazioni di loro ai custodi, che gli avevano in consegna ; i quali gli narrarono, che in tutti i giorni della sua assenza erano andati facendo coi loro discorsi i più infausti presagi circa la sua impresa di Padova. Questa notizia bastò perchè si determinasse tantosto a comandare, che tutti, o col ferro o col fuoco o colla fame, fossero tolti di vita. Non saprei dire di chi sia stata maggiore la crudeltà, se di lui nel darne 1’ ordine, ovvero de’ suoi satelliti nell’ eseguirlo. Pare, secondo il Rolandino, che dugento di loro si salvassero colla fuga. Ma quanto più infieriva costui contro gl’ innocenti, tanto più le popolazioni s’irritavano contro di lui e sottraevansi dalla sua schiavitù. Padova intanto ne rimase sciolta per Io valore dei veneziani e dell’ esercito collegato. Fu riconosciuto allora e riconfermato dal consesso dei cittadini il podestà Marco Querini sunnominato ; ed un decreto si fece tosto, per cui tutti i beni, case, possessioni, vassalli e feudi posseduti in Padova da Ezzelino, furono confiscati e venduti a favore della città, in compenso dei gravissimi danni in quella circostanza sofferti. E inoltre, il maggior consiglio, nel gennaro dell’anno 1257, decretò, che i giorni 19 e 20 giugno s’ avessero a solennizzare in avvenire dai padovani con una processione generale in memoria perenne della felice liberazione della loro città. (i) Veti, nella paj;. addietro.