anno 1216. 209 « furono assoluti dal tributo che ogni anno di paja 20 di galline « solevano portare al doge, e fu loro conceduto di mandarvi un « podestà di Venezia, che prima avevano per loro governo uno « de’ suoi, chiamato Gastaldo, co’ giudici. » Anzi, riassumendone alcune pagine dipoi la narrazione, aggiunge queste allre notabili circostanze a discapilo dei padovani. « Ancora ho trovalo scritto, « che seguita la rolla dei padovani alle Bcbbe a dì 31 ottobre, per * 1’ acqua grande, che venne, i nemici s’ annegarono quasi tutti, e * furono presi dugento nobili e dugent’ altri padovani furono man-« dati a Venezia prigioni. Onde fu proclamato per più vitupero « de’ padovani, che cadaun veneziano, che presentasse una gallina « bianca, fossegli dati dieci di que’prigioni padovani. E poi venuti « gli ambasciatori de’padovani a Venezia, furono pacificate le cose. * E perchè i chioggiotti si portarono bene, furono assoluli da Ire « galline, clic cadauna famiglia in tre termini dell’ anno dava per « tributo c censo al doge. Noterò qui un’incsaltezza, e non sarà 1’ ultima, del Laugier, il quale disse, avere i padovani oltenuto la pace, avendo impiegato per ottenerla « la mediazione di Bertoldo patriarca di Aquileja, « amicissimo dei veneziani. » Le nostre cronache invece e i nostri storici ce lo mostrano istigatore, siccome dissi ancor io, e fomentatore di questo dissidio tra le due nazioni. E per meglio convincere di errore il Laugier, dirò inoltre, che il patriarca Bertoldo non poteva in veruna guisa essere stato mediatore di questa pace, perchè non era per anco, nel 1216, in cui la pace si concludeva, arrivato alla patriarcale dignità. Se pur ne fosse stalo mediatore il patriarca di Aquileja, lo sarebbe stato Wolchero, il quale possedè quella sede dall’anno 1204 sino al 1218, ed ebbe poi successore Bertoldo. Ma neppur Wolchero v’ ebbe parte a promuovere la pace : perché anzi, come testé io diceva, egli fu invece sollecitatore al dissidio. VOI.. II. 27