90 LIBRO V, CAPO XIV. » quale noi abbiamo apposto il nostro sigillo, saranno da lui rali-» ficati di sua propria mano ; eli’ egli presterà il giuramento in » persona e lo farà prestare a tutti quelli che gli sono sottoposti, » lo che sarà in tale maniera strettamente conservato. Fatto a Ve-» nezia nel mese di aprile dell’ anno suddetto ec. » Così ci vengono tramandali dagli storici e nostri e francesi il trattalo, che recai nel precedente capo, e il giuramento, che pronunziarono i crociati in questa gloriosa occasione (1). Convien per altro notare, che il doge Enrico Dandolo, condiscese con tanta facilità ai desiderii dei crociati, perchè l’insulto atroce, fattogli a Costantinopoli dall’ imperatore de’ greci, allorché trent’ anni addietro v’ era stato spedilo ambasciatore della repubblica, lo provocava alla vendetta. A tenore dei patti^stabiliti, i veneziani allestirono la flotta, e si posero in ordine per la partenza. Ma alcuni eventi non preveduti cagionarono ritardo all’ esecuzione del contratto per la parte dei principi francesi. Perchè, ritornati gli ambasciatori ad ottenerne la conferma dei loro mandanti, trovarono, che il conte Tibaldo di Sciampagna era malato a morte, siccome anche morì. Questa sciagura cagionò gravi sconcerti in tutti gli altri capi della spedizione; sicché i crociali non furono al caso di mantenere le loro promesse. Vennero a Venezia il conte Baldoino, quello di Troyes e il marchese di Monferrato : il numero altresì delle soldatesche francesi, che vi si recarono per essere trasferite in Oriente, fu assai più piccolo di quello ch’era stato pattuito. Tutti insieme questi guerrieri non possedevano la somma convenuta, la quale, secondo i patti, doveva essere sborsata anticipatamente. Si tassarono bensì i crociati tra loro; ma non se ne cavò la metà, perciocché i più ricchi signori, che (i) Ce li porta il cronista Andrea Dan- tare, perchè sono affatto simili ai già recati, dolo, il quale espone altresì il trattalo di Per tutto questo brano di storia veneta, si simil genere, che fecero i veneziani col può consultare anche lo stesso Villehar- marchese di Monferrato, e i giuramenti dei douin, maresciallo della Sciampagna, antico messi di Tibaldo conte di Troyes e del conte storico delle crociate ; non che il Michaud di Blois : e quello e questi tralascio di poi- nei lib. X e XI.