146 LIBRO VI, CAPO II. operato i crociati, s’ era data notizia da loro stessi al pontefice Innocenzo III, come dovrò narrare di poi ; e nelle lettere, che gl’ inviarono, parlavano altresì della divisione del territorio. Ma non ebbero eglino tanta pazienza sino ad aspettarne la risposta : procedettero, come testé io diceva, alla divisione in discorso. Non è possibile il precisare con tutta esattezza quali paesi toccassero a ciascuno dei vincitori. Gli storici bensì hanno conservato il documento di siffatta divisione, ma molti nomi dei paesi vi si vedono così deformali da non poterne conoscere tampoco quali si fossero. Complessivamente sappiamo, che il marchese di Monferrato, in luogo delle provincie di là del Bosforo, scelse piuttosto la Tessaglia, perchè lo avvicinava agli stati del re di Ungheria, che gli era cognato ; e questa fu eretta in regno. La Bilinia toccò al conte di Blois, avendola stabilita ducalo. Guglielmo di Champlile ebbe il principato dell’ Acaia. Il maresciallo Villehardouin fu nominato maresciallo di Romania. Titoli tulli, che sino a quel punto erano stati ignoti alla Grecia, e che vi mostrarono avvenuto un radicale rovesciamento di tutto il suo sistema sociale. Quanto poi alla porzione, che toccò ai veneziani, non mi assumo a tradurre tutta la lista dei paesi e delle provincie, che si vedono nominati nella cronaca del Dandolo (1) ; perchè, come dissi, sono essi così deformati, che non si possono ravvisare. Tuttavolla darò la serie di quanti meglio potrò : i quali sono i seguenti : 1. Lazi, all’ estremità del Ponto Bussino. 2. Nicopoli, sulla costa dell’ Asia minore. 5. Eraclea, Egos-Potamos e Rodosto, nel bacino della Propon-tide, verso tramontana. 4. Nicomedia, sulla costa meridionale. 5. Gallipoli, all’ estremità dello stretto dell’ Ellesponto. 6. Adrianopoli, sull’ Ebro di Tracia. 7. Oreos e Caristos ; ambidue nell’ Eubea. (i) Lib. X. caj>, 111, pari. #3.