ANNO 1177. k9 più, ove si ponga mente, che gli storici dei luoghi particolari raccontano per lo più quei falli soltanto, i quali hanno qualche importanza per la storia loro, e lasciano quelli che vi hanno poca relazione ; altrimente la loro storia non sarebbe più storia di un paese o di una nazione, ma sarebbe storia universale. Ed a questo proposito si noti, che parlando appunto del fatto in discorso, mentre la cronaca salernitana tacque la battaglia e la vittoria dei veneziani a Salvore, e narrò invece la battaglia e la vittoria dei lombardi presso a Como, il Dandolo raccontò quella di Salvore e tacque l’altra di Como. Da tutte le ragioni fin qui portate, sembrami potersi conchiudere con fondamento di buona critica, che la nostra narrazione degli avvenimenti del papa Alessandro III e Federigo Barbarossa è da preferirsi e da riputarsi genuina e sincera, e che 1’ opposizione degli avversarli è priva affatto di ragionevole fondamento, anzi da per sé stessa si mostra menzognera e fallace. CAPO Vili. Altri argomenti degli oppositori contro la vittoria navale dei veneziani. Oltre alle testimonianze negative degli scrittori contemporanei, che portano in campo i partigiani del Baronio contro la verità del fatto in tante guise dimostrata e difesa dalle attestazioni dei nostri monumenti, ricorrono eglino anche alle armi della critica giudiziosa, a fine di mostrare con essa insussistente e fallace tuttociò che le storie nostre raccontano di Ottone figliuolo di Federigo Barbarossa, per conchiuder quindi insussistente e immaginaria la battaglia navale e la vittoria dei veneziani presso a Salvore. E credono di avere smentito con abbastanza di vigore tutta quella storia nostra, negando che 1’ imperatore potesse avere avuto nell’anno 1177 un figliuolo ormai atto a governare una flotta. VOL. II. 7