408 LIBRO Vili, CAPO XXVII. dello stabilito : — che tra i due popoli fosse amicizia perpetua in avvenire; gli uomini e gli averi dell’ uno si avessero per affidati ed indenni dentro il distretto dell’ altro, e le rappresaglie, non rac-composte sino al vicino novembre, durassero pure, salvi i diritti di ognuno. Questa è la sostanza di tutto il trattalo : ne fu fatla solenne ratifica il dì 19 dello stesso mese, la quale poscia il dì 25 susseguente fu posta in alti. Ho voluto nominar qui anche queste due date, per correggere lo sbaglio del Ghirardacci, il quale non fece avvertenza alla qualificaziotie dell’ infrante o dell’ exeunte, aggiunta al numero de’ giorni dell’ indicato mese. Sappiasi pertanto ; e lo si vedrà nel teslo, che sono per trascrivere ; che dopo il giorno 15 infrante del mese di agosto, le altre due date dello stesso documento sono die settima exeunte Augusto, cioè del 25 del mese, perchè il 25 è il settimo di que’ che mancano per andar fuori del mese ; ed è V altra die terciodecimo exeunte Augusto, ossia il giorno 19, per la medesima ragione eh’ esso è il decimoterzo di quei che mancano per uscirvi. CAPO XXVII. Istrumcnto originale di questa pace. Eccomi pertanto a dare il lesto originale del suindicato trattato di pace tra i veneziani e i bolognesi. Io 1’ ebbi dall’ archivio pubblico di Bologna, ove lo si conserva, nel Reg. Grosso, alla pag. 89 del voi. II. Di esso esiste copia nell’ archivio generale di Venezia, nel lib. IV dei Patti, alla pag. 75, ed evidentemente è traila dall originale, che n’ era rimasto in mano della repubblica. Imperciocché due esemplari se n’ erano falli, come rilevasi dal contesto medesimo dell’ ¡strumento; uno per i bolognesi, scritto dal cancellici- grande della repubblica, Corrado Ducato; l’altro per i vene-