anuo 1212. 199 Ordclafo Falier e da Giovanni Gradenigo, patriarca di Grado. Vi stettero elleno sino al 161S ; nel qual anno furono trasferite al monastero di santa Maria dell’ Umiltà, di cui alla sua volta dovrò parlare. CAPO XIII. Documenti, di cui si ha memoria, relativi a questa età. Nel codice diplomatico Trevisaneo ci furono conservati alcuni interessanti documenti, i quali riferisconsi a patti od a concessioni, che appartengono al tempo, di cui scrivo. Li verrò enumerando compendiosamente, acciocché s’ abbia notizia dei parziali avvenimenti, che ne diedero occasione. E incominciando dall’anno 1200, troviamo una licenza concessa al patriarca di Aquileja, perchè potesse fabbricarsi in Rialto una casa per abitarvi, comprato che ne abbia il fondo su cui rizzarla ; a patto, che, trovandosi in discordia coi trevigiani, non possa fare la pace con essi senza il consenso del doge di Venezia (1). Vi ha un patto del 1201, Ira il re di Armenia, Leone figlio di Stefano, della schiatta de’ Rubcniti, per cui è stabilito, che ogniqualvolta un veneziano venisse a morte in quelle contrade, tutti i beni di esso debbano essere depositati nelle mani dell’ arcivescovo di Sis (2). Vi esistono anche le bolle pontificie, clic altrove ho nominato, le quali pronunziano sull’ elezione del suddiacono Tommaso Morosini a patriarca di Costantinopoli (3), esse appartengono all’ anno 1206. E inoltre si trovano lutti i documenti per la divisione del regno di Romania, e tutte le discipline stabilitevi dal podestà veneziano Marin Zeno (4) ; per la concessione del castello di Corfù dal doge (i) Cod. sudd., pag. 175. (3) Pag. 183. (3) Pag. 180, 182. (4) Nelle pag. 188, 189, 190, 191.