a,\m) 12G8. 375 C A P 0 XXI. Istituzione della carica del Cancellier grande. Nel medesimo anno, in cui fu istituito il magistrato dei Visdo-mini, commemorato testé, ebbe principio la carica ragguardevole del Cancellier grande. Il decreto, che la istituì, porta la data de’15 luglio 12G8: su questa mi devo trattenere alquanto, per darne la giusta idea. Egli è ben naturale, che sino dai primi giorni della repubblica abbiasi avuto cura di conservare e custodire quelle carte e quei documenti, che appartenevano alla sua politica amministrazione, né queste altrove custodivansi che nell’apposito luogo a ciò stabilito, il quale chiamavasi Cancelleria. Essa necessariamente doveva avere chi la custodisse con fedeltà, ed adempisse a quei carichi, che ne occorrono alla preservazione e all’ uso : anzi quanto più col moltiplicarsi delle faccende cresceva il bisogno di probi ed esperti amministratori, tanto più se nè aumentò il numero, i quali vennero a formare quell’ordine distinto di cittadini, che nominossi cancelleria. Capi di questa sino all’ anno, di cui qui si parla, erano stati i cancellieri del doge, i quali erano tre (I), ma in quest’anno si volle stabilire un capo supremo di tutta intiera la cancelleria, a cui diessi il titolo di Cancellier grande, e di cui molte e cospicue furono le prerogative. E primieramente si sappia, eh’esso veniva scelto, non già tra la classe dei nobili, ma sì tra quella dei cittadini, a fine di far tacere le lagnanze, che s’incominciavano a udire nel popolo, perciò che all’ aristocrazia vedevasi sempre più inclinare il governo, escludendosi da quasi tutte le magistrature i cittadini, che non erano delle (i) Ved. Sansovino nella sua Venezia ecc. cap Vili ; Tentori, lib. I, cap. Vili ; San-di, lib. IV, cap. V ; ed altri molti.