12^ LIRRO V, CAPO XXIII. « possano vivere nel modo conveniente. Ciò poi, che avanzerà, • dovrà essere diviso come 1’ altro bollino, nella maniera cioè, clic « sopra è indicata. Noi ed i noslri veneziani dovremo godere in « lutto l’impero, in maniera libera ed assoluta e senza sorta alcuna « di contraddizione, lutle le prerogative c diritti, che siamo stati • solili di godere, tanto nell’ordine spirituale, quanto nel temporale, « come ancora di lutti i privilegii ed usanze, siano o non siano « scritte. Saranno poi scelli sei uomini da nostra parte e sei dalla « vostra, i quali, dopo aver dato il giuramento, dovranno scegliere « nell’ esercito ed innalzare all’ impero colui che crederanno più « adatto a governarlo, ed a comandare iri questa terra per vanlag-« gio e gloria di Dio, della santa Chiesa Romana, e dell’ impero • ¡stesso. Se essi andranno d’ accordo Ira di loro, noi dovremo ri- • conoscere per imperatore quello che essi avranno eletto di co-« mune consenso. Se poi avverrà clic sei siano d’un parere, e sei « d’ un altro, ci rimetteremo alla sorte, e quello su del quale cadrà « la sorle, noi lo dovremo riconoscere per imperatore. Se Iroverassi • maggioranza di voli per una parie, noi riconosceremo per impe-« ratorc quello, a cui favore sarà della maggioranza. Se il con-« cilio si dividerà in più di due parti, sarà riconosciuto per impe-« ratore quegli cui ad eleggere, la parte più numerosa sarà « slata d’ accordo. Chi sarà sialo eletto imperatore avrà la quarta « parte di ciò che verrà conquistalo sull’ impero, il palazzo delle « Blanchernc e la Gola-di-Leone. Gli altri Ire quarti saranno egual-« mente divisi tra noi e voi. Rispetto ai cherici che saranno di • quella parte donde non sarà stato tratto l’imperatore, essi avran-« no il privilegio di nominare il clero della chiesa di santa Sofia, « e di eleggere un patriarca per gloria di Dio, della Santa Chiesa « Romana, e dell’Impero. Riguardo ai oberici però dell’ una e dcl-« l’altra parie, essi eleggeranno il clero delle chiese che loro saran-« no toccate nella divisione. Rispetto ai beni delle chiese, avrassi « cura di distribuirne agli ecclesiastici tanta parte quanto basti loro « per vivere onorevolmente, ed alle chiese, quanto sarà necessario