ANNO 1177. 57 ADDITVR ET RVRSVS OCTAVE TEMPORE TOTO SEPTIMA PECCATI PARS RELEVATVR EI. GRATIAT ECCLESIA!» REGALIBVS ATQVE DVCATVM AMPLIAT ET DECORAT REBVS ET OFFICIIS NAM PROFVGVS LATET, IN VENETIS TANDEM MANIFESTVS REGI ROMANO PACIF1CATVS ABIT. La quale iscrizione, benché non parli della vittoria presso a Salvore, ci attesta bensì l’incognito arrivo del papa e la susseguente scoperta di lui, che ne furono 1’ occasione : la si rilegga nel penultimo verso. Accresce maggiormente vigore alle recate testimonianze una lettera del doge Giovanni Dolfin, scritta nel 1357 al papa Innocenzo VI, a giustificazione di calunnie, portate alla santa Sede da alcuni malevoli, in pregiudizio della veneziana lealtà verso di quella: con essa il doge nel giustificarsi vanta i meriti della Repubblica verso la Chiesa, per quanto, centottant’ anni addietro, aveva fatto essa nel difendere Alessandro III. Il documento è di somma importanza : ne darò qui la traduzione fedele, e per maggiore autenticità ne porterò in nota il testo originale : nell’ ANNO IV. AL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI DOLFIN PER LA GRAZIA DI DIO DOGE DI VENEZIA, ECC. » Non ha guari, che io e la mia consociazione abbiamo rice-» vulo lettere da alcuni de’ reverendissimi cardinali della santa » Chiesa, le quali contenevano, essere noi stati accusati presso la » curia romana, di trattenere prigionieri alcuni cherici, con ingiu-» ria della Sede apostolica e contro 1’ ecclesiastica libertà ; e ci » persuadevano amichevolmente a volerli consegnare al vescovo di » Castello od ai suoi vicarii ; acciocché non avvenisse, che, porta-» tane per avventura la notizia alla Santità vostra, vi porgesse