54 LIBRO V, CAPO Vili. siano concorsi ad attestarlo. Le sole pitture del palazzo ducale, eseguile nel 1226, bastano a smentire 1’ asserzione del Sismondi, ed a mostrarlo assai male informalo dei fatti, che racconta. Anzi a confermare vieppiù la sua inopportuna jattanza e la sua superficiale cognizione di storia, chiude il racconto favoloso così : <■ E » questo romanzo, che i veneziani vorrebbero poter difendere an-» cora, fu illustrato dal pennello de’ loro più celebri dipintori. » Esso avea somministrato il soggetto ad una serie di quadri, che » adornano la magnifica sala del gran consiglio della loro repub-» blica. E quei quadri si mostravano con orgoglio agl’ imperatori, » che visitavano il palazzo di san Marco. » Dall’ usare il tempo imperfetto, anziché il presente, sembra, che il Sismondi non abbia saputo, che quella serie di quadri esistono tuttora. Quelli, che sogliono lasciarsi illudere dalle parole ampollose e non si curano di esaminare nella loro fonte le cose, facilmente credono al Sismondi, e perciò 1’ ho voluto qui nominare. E dietro il Sismondi, errò, Ira i molti, anche il dotto Peruz-zi (l),e si pose perciò a confutare una leggenda antica, tratta dall’archivio vescovile di Parenzo, quasiché fosse questa il solo ed unico appoggio, su cui la nostra narrazione si fonda. E per esuberanza di prove, ricorre egli all’ autorità del Baronio : cui ho già bastantemente dimostrata fallace, e scrive così : « Sebbene, che vado io » ancora aggiungendo più cose ? la migliore confutazione di questo • sciocchissimo e putido romanzo, fabbricato non so in quale, se de-» stra o sinistra, costa dell’Adriatico, la fa il Baronio ; il quale tutta » ne dimostra l’impostura : 1, opponendovi ciò che ne hanno scritto » gli autori contemporanei, che a tutti que’ fatti intervenuti erano, » che tutti gli aveano veduti cogli occhi loro, e quasimente toccati » colle loro mani ; 2, aggiungendovi a irrefragabile pruova le let-» tere stesse dallo stesso pontefice scritte di Venezia su quegli av-» venimenti, — onde, soggiunge, siano costretti a consentire alla (i) Stor. d' Ancona, lib. yiii.