amo 1254. 2 (il nomi ile i cittadini elettori. E primieramente il secretano, salito nel pergamo, ad alla voce pronuntia i quaranta eletti cittadini. Ciascheduno di questi, se si troverà presente, tosto che si udirà proferire, s’ alza dal luogo dove sedeva, et al tribnnale de i consiglieri se ne va a sedere, e dopo nell’ ordinato conclave. Ma se alcuno di quegli si Irovarà assente, subito da un de i consiglieri, e parimente da uno de i prefetti de i quaranta per tutta la città è ricercato : e trovato che sia, da i medesimi magistrati, prima nel comitio e dopo nel conclave a i colleglli è menato, non essendogli Ira questo dato agio veruno di poter trovare niuno e favellargli, acciò per non concedersi niuna occasione ovvero adito in questi comitij, i quali sopra ogn’ altra cosa hanno volulo i nostri maggiori, clic siano stali santissimi. In questa foggia i XXXX cittadini eletti alla sproveduta si trovano : e tosto, che ciò hanno fatto, si licentia il consiglio. All’ bora questi quaranta escono fuor del conclave, e nell’ amplissima sala de i comitij se ne vanno a rilrovare i consiglieri : et ivi nella medesima guisa di sorli, che di sopra abbiamo detlo, dodici di loro sono elelli : essendo rifiutati i ventiotlo huomini che rimangono de i quaranta. » Questi dodici eleggono venticinque huomini, ciascuno dei quali è di mestiere, che babbi olio ballotte in favore, percioche con manco niuno può essere eletto. Venula a fine la cosa, per un messo ne fanno avisali i consiglieri. Quesli, se 1’ bora non sia tarda, ragunano il consiglio, et in niun modo diseguale a quel di sopra alla sproveduta sono chiamati quei venticinque e licenliato il consiglio, con la medesima guisa di sorti si eleggono nove cittadini; gli altri sedici se ne vanno via. Quesli nove ne creano quarantacinque con sei ballotte parimente per uno, e non manco, in favore, i quali, nella medesima foggia ragunalo il consiglio dal secretano sono pronunciati, et in conclave se ne vanno. Questi col beneficio dell’ istesse sorti si riducono a undici, i quali eleggono quarantauno huomini de i primieri e più nobili sena-» tori: i quali tosto che siano pronunciati, s’appartano nell’ordinata