ANNO 1212. 19S patroni ambidue della già esistente chiesa di santa Croce, la donarono, nel 1189, alla congregazione de’monaci benedettini cluniacesi, e vi aggiunsero alcuni fondi li accanto, acciocché si erigessero eglino un chiostro. In seguito alcuni benefattori donarono a questi medesimi monaci sei chiese priorali, che ingrandirono perciò la loro giurisdizione. Esse furono : san Gregorio di Capodistria; san Martino di Sommocolle ; sant’ Andrea di Tombcllo ; santa Marina di Munigo ; i santi Abdon e Sennen nella marca Trevigiana ; e i santi Jacopo e Bartolomeo di Grespignana. Vi soggiornarono i monaci di quell’ istituto poco più di due secoli ; ma in fine dovettero fuggirvi nascostamente, perchè la loro rilassatezza avevali meritamente esposti alla popolare indignazione: il monastero nel 1378 passò in commenda, e più tardi fu assegnato a monache francescane. La chiesa e il monastero de’ canonici regolari di santa Maria della Carità ebbero origine e dote dalla pietà di Marco Giuliani, il quale nell’ anno 1120 depositò nelle mani del legato apostolico, residente in Venezia ; il quale allora era un Pietro, cardinale vescovo di Porto ; la somma corrispondente all’ opera da lui meditata. Ne fu offerta la giurisdizione ai canonici regolari di santa Maria in Porto, di Ravenna, i quali per altro non 1’ accettarono che nel 1134. Ma quando il monastero primario di Ravenna passò in commenda, fu questo di Venezia abbandonato dal commendatario ; ed allora, con decreto del papa Martino V, fu aggregato all’ órdine de’ canonici regolari di san Frediano di Lucca (1). Colesta chiesa, che si officiò per molti anni senz’ essere stata consecrata, lo fu solennemente nel 1177 dal papa Alessandro III, che vi si era nascosto incognito dopo il suo arrivo in Venezia. Circa la metà del secolo XII, furono erette in Venezia due chiese con fabbriche contigue ad uso di chiostro per l’insigne ordine de’cavalieri Templari, di cui nel 1118 era stato istitutore (i) Erroneamente il Tentori ( stor. veneta, lib. I, cap. X, nuni. XIli ), nominò Frisionari di Lucca cotesti canonici di san Frediano.