278 i.ibro vii) capo xrm. » Salinguerra dovette, suo malgrado, passare al campo nemico e • concordarne i capitoli. Tutto a suo genio si compose, e tutto nel » di susseguente si sottoscrisse. Ciò eseguilo, nell’ avviarsi egli alla » città mostrarono di volerlo accompagnare per atto di cortesia i » capi dell’ esercito nemico sino alla sua abitazione. Egli di buona • fede, dopo qualche complimento, il permise ; e giunto in città li » accolse nella sala del suo palazzo, e fece presentare loro a risto- • ro vini squisiti. Mentre la brigala ne mostra il più sincero gra-» dimenio e si diffonde in lieti ragionamenti, Paolo Traversario co-» »lincia a pungere Salinguerra ; egli lo ribadisce sempre e si so-» stiene, ma si alza alquanto più la voce, gli astanti battono i piedi » e le mani e impediscono il parlare di Salinguerra. L’ astuto vec-» chio s’ avvede, ma tardi, d’ aver la serpe in seno. 0 fosse ciò » preordinato, o fosse effetto del generoso liquore, terminò la tre-» sca con il suo arresto. Assicura Ricobaldo ed alcun altro, che il » marchese Azzo Novello al proporsegli questo inganno inorridi e » negò di acconsentirvi. Io lo (rovo però cogli altri a far molto » bene la sua parte nella tragedia. Fu egl’ il primo, che nel calore » dell’ altercazione prese a braccia il vecchio e coll’aiuto d’ altri il » venne conduccndo lungo la via grande verso la porta di san » Paolo, dandogli però sempre ragione c mostrando di volerlo pa-» cilicare col Traversano. Giunti però a quella porta andarono in » un canto i complimenti e a fronte scoperta fu trasportato violen-» temente sopra una nave veneta ivi allestita. Avrebbe potuto ram-» meritarsi allora il vecchio, che uno scherzo simile usò egli, setle » anni prima, al conte di Sanbonifazio. Come poi riuscisse tutlociò » senza opposizione delle guardie e degli amici di Salinguerra » niuno ce ’1 dice. • Fin qui il Frizzi sulla testimonianza delle cronache e dei monumenti ferraresi ; il quale inoltre ci fa sapere, che la nave, su cui era stato trasportato Salinguerra, lo condusse tosto a Venezia, ove fu trattalo onorevolmente finché visse ; ed ebbe poi sepoltura nella chiesa di san Nicolò del Lido. Con lui venne trasferii a Venezia anche sua moglie Sofia, la quale allora era incinta