anno 1256. 309 frenare i capi dell’ esercito vincitore. Durò otto giorni, e riuscì funestissimo ; nè seppero giustificarlo nè minorarne la colpa orrenda gli stessi storici guelfi ; tra i quali anzi Rolandino ci attesta, che Padova fu ridotta a più grande miseria in questa occasione, di quel- lo che non 1’ avesse ridotta il ferocissimo Aitila (1). E il Verci non dubitò di aggiungere (2) : « Saremmo quasi per dire, che mag-» gior danno sofferse Padova in quell’ incontro, che in lutti gli » anni che fu signoreggiala da Ecelino. * Il trionfo ottenuto dai veneziani su Padova trasse di conseguenza la pronta adesione di tutle le altre terre e castella, le quali sino a quel giorno avevano portato sul collo il pesante giogo della tirannia d’Ezzelino. Cittadella, Monselice, tutte in somma le terre del territorio padovano, mandarono i loro deputali ad offrirsi spontaneamente nelle mani dell’ esercito confederato. E da per lutto furono aperte le carceri e messi in libertà gl’ innocenti, che vi gemevano poco meno che sepolti : Padova poi ne coniava un numero innumerevole, perchè, oltre alle carceri pubbliche, sei grandi case erano state cangiale ad uso di carceri, e ne racchiudevano più centinaia. In qual modo venisse inlesa da Ezzelino la perdita di Padova, ce ne dà esatto ragguaglio il diligente storico della famiglia di costui, colle seguenti parole (3) : « Al primo annunzio de’ progressi » del legato (?t), Ecelino avea pensalo di abbandonare l’impresa (1) u Duravit haec rapacitatis inganies cito; mentre invece le truppe veneziane n fere per diej? Vili, ita quod iis diebus ne formavano la più grossa ed imporci fuit nobilis illa civitas Paduae pauperior, tante porzione, ed al comando di ^ene-nquam eo tempore, quo ab Attila destru- ziani condottieri n’era affidata l’impresa. y> età canino, translata mutavit lectum ultra Checché ne dica egli adunque, non era il ■n flumen. » legato più di un capo di onore; nè a lui (2) Luog. cit., pag. 208. altro merito si può riferire fuorché di ave- (3) Verci, luog. cit., pag. 209. re istigato i veneziani ad uscire in campo (4) Si noti, che il Verci attribuisce sern- con un regolare esercito e con navi all’uopo pre al legato pontificio, arcivescovo di Ra- ed a somministrare munizioni e viveri; • venna, il merito di questa spedizione, ed a di avere pubblicato indulgenze ed elargiti lui, come a capo, tutte le mosse dell’eser- spirituali benefizii a chiunque vi cooperava.