a nìio 1203. 121 narca il maresciallo Yillehardouin, e, dopo fattegli le congratulazioni per lo suo ristabilimento, gli narrò le promesse falte ai crociati dal figlio suo, e sulla cui fede aveano intrapreso quella pericolosa spedizione, — dovere, cioè, metter fine allo scisma col sottomettersi lui e la sua nazione alla supremazia del romano pontefice; contribuire coi suoi soccorsi alla liberazione della Terra santa; sborsare in contanti la somma di dugenlomila marchi d’ argento. — « I crocesignati, continuava 1’ oratore di Sciampagna, hanno « adempiuto le loro promesse ; or tocca a voi il mantener quelle, « che sono stale falte in nome vostro. 11 vostro figliuolo, eli’ é ri-« inasto tra i signori e i baroni, vi supplica a ratificare il trallato « da lui conchiuso, e c incarica di dirvi, eh’ egli non ritornerà mai « nel vostro palazzo, finché voi non abbiale giuralo di eseguire » quanto egli ci ha promesso. » Alle quali parole rispose scaltramente l’imperatore : « Quesli patti sono gravi ; duri da accettali re, difficili da adempire : tuttavia non havvi cosa, che valga a » superare i vostri meriti e i vostri servigli. » Il trattalo fu scritto e confermato col sigillo d’ oro imperiale; e loslo gli ambasciatori lo recarono al campo. In conseguenza di ciò, fu condotto pomposamente in Costantinopoli il giovine Alessio, seduto sopra nobile destriero, framezzo al doge Dandolo e al conte di Fiandra : lo accompaguava numeroso stuolo di cavalieri e di vescovi latini : gli si faceva ad incontrarlo il fiore della greca nobiltà e del suo clero. Fu ricevuto con sommo giubilo e tra i saluti e le acclamazioni d’innumerevole moltitudine. Compiute le quali formalità, i crociati attendevano 1’ adempimento dei patti, cui sembrava Isacco non del lutto propenso a mantenere. Anzi, perciocché non gli piaceva la loro presenza in Costantinopoli, trovò a pretesto che leuieva di un qualche disgusto tra greci e latini raccolti in una stessa citlà, c ne pregò i capi a volersi accampare coll’ esercito di là del golfo di Crisocero. Al che condiscendendo, si ritirarono in Galata. VOL. II. 1G