208	LIBRO VII, CAPO III.
delle ostilità di coloro, avevano invialo a quella volta un’ arma-tetta di barche sottili e leggiere ; approfittarono della circostanza. Inoltrarono le loro barche framezzo gli accampamenti, e senza farvi strage alcuna ; perchè il nemico, circondato dall’ acqua e da un terreno aequinitroso, non era in grado di salvarsi neppur colla fuga ; vi fecero quattrocento prigionieri, e s’impossessarono di lutti gli stendardi.
     I	padovani allora e i trevigiani, siccomJ è ben naturale, implorarono supplichevolmente la pace : nè fu tarda Venezia a concederla, non volendo, per una cagione sì frivola, passare più innanzi a maggiori ostilità. Pretese bensì, che le fosse consegnato dai padovani Jacopo di sant’ Andrea (1) e con esso venticinque altri, eh’ erano gli autori o i complici dell’ insulto fatto in Trevigi. Tutti costoro furono posti in carcere a disposizione del doge : i quallro-cento prigionieri furono rimandati liberi alle loro case. Ma poiché la repubblica non cercava una vendetta, ma conlentavasi di una soddisfazione, in capo ad alcuni mesi rimandò a Padova anche gli altri prigionieri, senza esigerne verun riscatto ; mostrando con quest’ alto di moderazione, che s’ella sapeva vincere, sapeva altresì far buon uso della vittoria. Esistono nel codice Trevisaneo tre documenti, i quali hanno relazione a questo fatto, e stabiliscono 1’ alleanza rispettivamente dei padovani e dei trivigiani colla repubblica di Venezia, e dichiarano la reciproca libertà del commercio di loro (2).
     Ci fa sapere il Sanudo, che il merito principale di siffatta vittoria dev’ essere attribuito ai chioggiotti, i quali colle loro barche vi si recarono. E ci fa sapere altresì, eli’ eglino in ricompensa,
       (1)	Il nome di costui è diventato cele-	aprile 121G. Alla pag. 208 è la pace coi tre-bre nella divina Commedia dell’Alighieri,	visani ; ed alla pag. 209 è il trattato coi il quale lo descrive precipitalo nell'interno,	padovani per la libertà del commercio
      (2)	Cod. Trevis. pag. 206. Pace dei pa-	scambievole, dovani coi veneziani ; ed ha la data de’ 21