anno 1247—1249. 293 pace non tu fatta che dopo alili quindici anni, come a suo tempo dirò (1). CAPO IV. Il doge Marino Morosini : il Collegio de signori di notte al criminale. Mentre siffatte cose avvenivano in Candia, il doge Jacopo Tiepolo aveva rinunziato alla ducale dignità, ed crasi ritirato a chiudere i suoi giorni in pace nel silenzio del chiostro, ad imitazione di varii de’suoi predecessori, ed oravi anche morto nell’anno 1251. La sua rinunzia accadde a’2 di maggio dell’anno 1249; ed il giorno 19 di giugno gli lu dato successore Marino Morosini, cui più volte ho avuto occasione di nominare, parlando di onorevoli ministeri a lui affidati dalla repubblica. La sua elezione fu eseguita secondo le nuove leggi stabilite dal suo antecessore : ma il suo governo non fu di lunga durata, perchè troppo egli era innanzi cogli anni allorché vi fu sollevato. Ne contava sessantotto ; fu doge appena tre anni c mezzo. Tuttavolta, anche in questo breve spazio di tempo ebbe occasione di meritarsi lode con saggi provvedimenti vantaggiosi allo stato. E primieramente ricorderò 1’ istituzione della magistratura nominata Collegio dei signori di notte al criminal. Imperciocché sino a questo tempo avevano sorvegliato alla civile tranquillità del popolo veneziano i due magistrali del Proprio e de’ cinque savii alla pace. Ma col crescere della popolazione e coll’ affluenza de’ forestieri a Venezia, crebbero allresi i motivi di dover provvedere alla pubblica quiete. Era anche fatalmente quel secolo, in cui le fazioni de-solalrici di tutta l’Italia avevano resi familiarissimi per le città e (i) Laugici-, Stor. ven., lib. Vili : nelle pag. 33o e 34l del U 10111 dell'edix. di Ve-nezia 1767.