1257. 313 Nè di minore considerazione furono i vantaggi dell’ esercito crocesignato sopra Alberico, da poiché costui palesemente si mostrò riconciliato col fratello, e perciò partigiano e collega delle sanguinose crudeltà di lui. Questa loro riconciliazione avvenne, secondo 10 storico Parisio da Cereta (1), in Castelfranco il dì 8 maggio del detto anno 1257 ; e questa cangiò totalmente la natura pacifica di Alberico, in quella di una ferocissima belva sitibonda di sangue innocente. Ma appena incominciò egli ad esercitare la sua tirannide, i trevigiani gli si rivoltarono contro, e congiurarono contro la sua vita. Capo di questa congiura si fece Giovanni Enginolfi, il quale, caduto essendo in sospetto ad Alberico per Io suo fermo amore verso la patria, conosceva già imminente sulla sua testa 1’ estremo effetto dell’ ira amarissima del tiranno. Pensando egli dunque alla sua posizione c a quella de’ suoi concittadini, ravvolgeva nella mente progetti, per apporvi un qualche rimedio. Egli, caldo di amor di patria, aveva parlato con franchezza al tiranno, per distorlo dalle sue prepotenze sulla oppressa città di Trevigi : ma il suo parlare aveva concitato vieppiù gravemente lo sdegno dell’ oppressore (2). Odiato adunque com’ era, non altro restavagli fuorché aspettarsi la morte, o quella macchinare di Alberico, o porsi in salvo colla fuga. Determinossi alla più azzardosa, all’ uccisione cioè d'1’ .ranno. Per riuscirvi radunò in casa sua varii amici, amatori com’ egli della libertà della patria, e di comune accordo ne giurarono la morte. Ma conoscendo, che senza 1’ aiuto di fuori non avrebbero potuto riuscirvi, trattarono coi fuorusciti trevigiani e con altri di altre città, i quali s’ erano sottratti alle crudeltà di Ezzelino : fissarono 11 momento e il modo d’ introdurli in Treviso per la porla de’santi Quaranta, e quindi operare in comune la liberazione della città. Ed era anche giunta la notte, in cui dovevasi eseguire il progetlo. Ma (1) Presso il Verci, luog cit., pag. 230. filar, di Trevigi, lib. V, pag. aoC e «eg. (2) 11 dijcorso « pol lalo dal Bonifaccio. dell' edii. di Venezia 1 ?44-VOL. H. 40