398 • libro yin, capo xxv. mi persuade, eh’ esse debbano essere collocate a preferenza in questo luogo, sì perchè non se ne trova più addietro veruna memoria chiara e determinata, e sì perchè, quand’ anche non istituite originariamente, regolale cerio le vediamo in questi anni. Checché per altro ne sia, la qualità degli avvenimenti, che ci trasmise la storia di questa età, accaduti tra veneziani e stranieri, e 1’ analogia di esse magistrature cogli avvenimenti medesimi, ci danno tutta la ragionevolezza di persuadercene. CAPO XXV. Guerra tra bolognesi e veneziani. Ma veniamo agli avvenimenti in discorso. Quasi tutte le città della Romagna e della Marca di Ancona si collegarono insieme contro la repubblica di Venezia, per impedire che dai gabellieri di questa si esigesse il dazio decretato. Se ne fecero capi i bolognesi, i quali più di tutti ne rimanevano danneggiati. Del qual fatto sono narrate le circostanze particolari in differenti modi dai varii storici, secondochè essi all’ una o all’ altra nazione appartengono : nel complesso, i non veneziani disapprovano la risoluzione dei veneziani ; i veneziani la dimostrano appoggiata all’ equità e non contraria al diritto delle genti. Quanto poi alla riuscita dell’intrapresa, 10 storico bolognese Ghirardacci ne dà notizia a modo suo e non sull’ appoggio della verità, come lealmente la raccontarono invece 11 Savioli, altro storico bolognese, e il Frizzi, storico di Ferrara, coi quali si accordano assai bene gli storici nostri. Forse vi potrà essere esagerazione da una parte e dall’altra, lo concedo : ma una distanza dal sì al no palesemente dimostra, esservi menzogna o dall’ una parte o dall’ altra. Odasi pertanto il racconto dello storico bolognese ; poi se ne ascolti la narrazione da uno de' più antichi nostri cronisti, il Sanudo, a cui fanno eco tutti gli altri storici