¿imo 1272. 401 » parte, così valorosamente si portavano, che qual parte prevalesse » conoscer non si poteva. Ma li presidii della fortezza, che pure » s’accorsero, che la vittoria si mostrava dalla parte dei bolognesi, > usciti fuori, vennero per fianco a ferire gli nemici ; li quali non » potendo più oltre sostenere il valore e 1’ ardire de’ bolognesi, » si misero in fuga per salvarsi alle lor navi, et quei, che rimasero, » furono uccisi et fatti prigioni. Voleva il Contarmi nepote di Lo- > renzo Tiepolo aneli’ ei salvarsi et perciò sciolse i legni et si pose » in fuga : ma il pretore che della fuga s’ avidde, imbarcatosi con » buon numero de’ suoi soldati, a vele sciolte si mise a seguitarlo » et giunto lo forzò a venire alle mani ; et havendo finalmente presa » la sua nave, essendo il Contarmi ferito in una spalla et nel fianco, • in breve si mori. Prese parimente tutti gli altri suoi legni, senza • che per un solo si salvasse et insieme quattrocento quattro bale-» sire da lanciare, gran numero di funi, bandiere et stendardi ; et » havendo fornito Priinaro di sicuri presidii, vettovaglia et altre » cose necessarie, carico di ricca preda, vittorioso ritornò a Bolo-» gna ; et il senato per decreto fece appendere nel tempio di san » Pietro tutte le spoglie militari. Fu questa segnalata vittoria il » primo di settembre : et a questa guerra si trovarono Battista, • Hercole et Giulio Benghicri tutti tre fatti capitani, i quali per » la riputatone della loro patria Bologna, coraggiosamente si » portarono. Tra le tante stranezze, che in questo racconto del Ghirardacci si potrebbero notare, una sola ne accennerò per non riuscire soverchiamente prolisso ; ma questa sola dovrà bastare a mettere in diffidenza della sincerità dello storico gl’ imparziali lettori di queste mie pagine. Quando mai si è saputo, che i bolognesi, abitatori di terraferma, e ben addentro nel continente, e piuttosto avvezzi a colli ed a monti, siano stati valorosi nell’ arte marineresca sino ad affrontare un combattimento navale coi veneziaui, i quali sopra tulle le potenze marittime di quell’ età portavano il vanto di primeggiare ? Ella è così inverisimile la supposizione di ciò, che lo slesso Savioli, TOL. II. 51