ANNO 1234. 271 » dente, i beni da essi posseduti nel ferrarese e tolti dal nostro pub-« blico e specialmente quelli di san Daniele di Venezia, occupati da » Salinguerra, da non occuparsi più, senza il previo esame delle ra-» gioni. Dichiararono lecito il portar merci da Venezia a Ferrara e » cambiarle con sale, il comperarsi dai veneti in ferrarese canapa e » biade e pesce ancora, ma questo da Ferrara in giù soltanto, e no-» minatamente in ambobus Maneziis, Fracta, Villacommeda, Codegna-» no, Villamarzana, Arcuada, Gragnano, Adria, Adriano, Cometo et » Caucanile, villaggi, città e castelli allora soggetti a Ferrara, ed oggi » compresi per la maggior parte nello stato veneto. Promisero di « non astringere gli abitatori di que’luoghi a portare il pesce a Fer-» rara, e di proibire in questo stato quelle merci, che nello stato » loro i veneziani avessero proibite. Finalmente si confermarono i i patti antecedenti, e in particolare 1’ ordine, con cui dovevansi » giudicare i veneti in questa città : « cioè, in Ferrara. Il podestà Uberto giurò per sè e pe' suoi successori l’osservanza di questi patti, e promise la rinnovazione del giuramento ogni anno al principio di ogni nuovo reggimento. I quali patti, per la maggior parte gravosi al comune di Ferrara, palesemente ci fanno conoscere, qual fosse in realtà lo stato delle cose tra veneziani e ferraresi, e chi delle due città fosse rimasta inferiore all’ altra e bisognosa della benevolenza di quella e perciò propensa e pieghevole ad ogni maniera di accomodamento. Lo stesso Frizzi, tuttoché ferrarese, non potè a meno di non confessare una evidente parzialità nella citata cronaca anonima, scritta probabilmente da qualche ossequioso adulatore di Salinguerra : ma le sue lodi alla pretesa vittoria dei ferraresi coi veneziani scemano di assai al paragone degli articoli di questi trattali di pace. Sul quale paragone cosi conchiude il ferrarese sunnominato (1). « Di qua tralucon dunque meglio i » motivi della guerra antecedente, ommessi dall’ Anonimo parziale * di Salinguerra nella sua cronaca. Il distruggersi poi qui e il (i) Luog cit., pag. ìoo