68 LIBRO V, CAPO X. incontro con tutta pompa c solennità il clero, il popolo e la milizia al suono festevole delle trombe ed allo sventolare delle militari bandiere. Alessandro, clic non voleva lasciar passare occasione alcuna di manifestare ai veneziani la sua riconoscenza, fece prendere dalle truppe della sua guardia otto trombe d’ argento ed altrettante bandiere, e le diede pubblicamente al doge, raccomandandogli di farsele portare dinanzi in tulle le ccremonie solenni. Nè contento di ciò, entrali che furono nella città, diede alloggio allo Ziani nel palazzo papale, cd introdottolo nella sua cappella, gli conferì il privilegio di usare seggio e guanciale d’ oro, a somiglianza degl’ imperatori, anche dinanzi al romano pontefice (1). Dopo breve soggiorno in Roma, Sebastiano Ziani ritornò a Venezia, onorato delle nuove insegne, che attestavano alla repubblica la pontificia riconoscenza. Ne furono lietissimi i veneziani, perciocché diventavano un monumento glorioso della felice loro riuscita nel maneggiare la riconciliazione più desiderala tra le due primarie potenze della cristianità. CAPO X. Morte del doge Sebastiano Ziani : gli succede Orio Mas troviero. Non andò guari, che il doge Ziani, reduce dal glorioso suo viaggio, c ricco di tanto onore, guadagnato colle sue imprese e a sè c alla patria, deponesse spontaneo la ducale dignità. Ne fece la rinunzia il dì 13 aprile dell’ anno 1178 ; si ritirò nel monastero di san Giorgio maggiore, ed ivi 1’ anno stesso mori (2). Perciò ebbe sepoltura nella chiesa di quell’ isola. Morendo, lasciò tutti i suoi beni ai poveri e alle chiese. A merito di lui si devono attribuire i migliori ornamenti della basilica di san Marco, ove il porfido e (i) Ved. il Bardi, Fittoria navale,ec., (2) Ved. Venezia e le sue lagune, pag. 28 e seg., e il Sansovino, Venetia pag. 8 delle Appendici della 11 parte del città nobilissima et singolare, lib. xi. voi. I.