imo 1260. 351 luogo colà, ove, per la molta erba che vi cresceva, il terreno si nominava la vai verde. Della chiesa e del convento, che vi furono fabbricati, erano già in possesso quei frati nel 1282: ma nel 1369 passarono in giuspatronato laicale, per sentenza del patriarca di Grado, a Giacomo Moro figlio et alla discendenza di Mann Moro della parocchia di san Simeón profeta. Per lo più, in seguilo, ne fu priore uno della detta famiglia : ed a questo priore concesse il papa Clemente Vili, con rescritto del di 27 maggio 1600, abito prelatizio ed uso dei pontificali tra i recinti della sua chiesa : nei sinodi diocesani ha per diritto il primo posto dopo il patriarca. Andò demolito nell’ anno 12fl7 il famoso ed antichissimo monastero di sant’ llario di Fusina, e i benedettini, che vi abitavano, si trasferirono all’ altro loro monastero abaziale di san Gregorio, il quale pur venne meno particolarmente dacché passò in commenda ; e in fine andò soppresso, poco dopo la metà del secolo XVIII. Ai francescani, detti minori osservanti, concesse Marco Ziani, figlio del doge Pietro, una sua vigna, posta nel recinto della parrocchia di santa Giustina ; acciocché ingrandissero la chiesetta, che ivi da tempo remotissimo esisteva, e fabbricassero un chiostro per loro abitazione. La quale chiesetta, secondo una pia tradizione e secondo le attestazioni di alcuni cronisti, è precisamente il luogo, ov’ era smontato a terra 1’ evangelista san Marco, reduce da Aqui-leia, e qui gettato da un’impetuosa procella (1). Il testamento, con cui Marco Ziani donò ai frati francescani quella vigna, é dell’ anno 1255, e il convento fu eretto coll’ approvazione del papa Alessandro IV. In seguito, cresciuto il numero dei frati e moltiplicate le limosine dei fedeli, fu ingrandito il convento e fu rizzalo il tempio con architettura di Masino da Pisa. Ma convien dire, come osserva opportunamente lo Zanotlo (2), che 1’ edifizio eretto dal pisano architetto non avesse la dovuta solidità, perché in sul (i) Se ne Teda il racconto nella pag. 160 (2) Venezia e le sue lagune, part. II ▼oí. I. del 11 voi. pag. «3i e seg.