9 fi LIBRO V, CAPO XVI. CAPO XVI Assedio e riacquisto di Zara. Tutto era pronto per la partenza ; e la prima direzione del viaggio doveva essere per 1’ Istria e quinci per Zara. Salpò adunque dal porto la flotta veneziana, con tutto il grandioso seguito delle truppe crociate. Variano gli scrittori nel darci notizia del numero dei legni, che componevanla : io mi terrò all’ attestazione degli storici nostri, che la dissero di trecento navi (1). Sventolava in principalità il vessillo di san Marco, e gli stemmi pure adornavanla della illustre nobiltà, che vi era montata; gli scudi dei baroni pendevano dal bordo delle navi, e ne adornavano le insegne di ciascheduno l5 alta cima degli alberi (2). Tre galee, ci fa sapere il Mo-rosini, più grandi delle altre, dette col proprio loro vocabolo bastarde, portavano i principi : ciascuna aVeva il distinto suo nome, perchè la prima dicevasi Aquila, la seconda Peregrina, la terza Paradiso. In sulla fine del mese di ottobre, uscirono in mare queste poderose forze navali, e, scorrendo le coste dell’Istria, le cui città avevano ricusato di pagare alla repubblica il consueto tributo, ridussero all* obbedienza Trieste, Muggia ed Umago; e, proseguendo, giunsero in faccia a Zara il giorno 10 novembre. Questa città era cinta di grosse mura, fiancheggiata da grandi e forti torri ; era assicurata da ferrea catena dalla parte del porto ; era difesa da buona guarnigione ungherese; era nella risoluzione (i) Sanudo, Vite dei dogi; Morosi ni loventi palandrie, che portavano da quattro Andrea, Conquista di Costantinop. lih. i, in cinque mila cavalli. Il Michaud la dice ed altri. Il Rarausiò per altro. De bello Con- avere consistito in cento novanta vascelli-. stantinopolitano, la dice composta di cin- carichi di quaranta mila combattenti, tra quanta galere, di dugento quaranta basti- cavalieri e fanti, menti carichi di truppe di settanta, che por- (a) Villehardouin, lib. n, § 38. lavano viveri e macchine da guerra, e dicen-