220 LIBRO VII, CAPO V. • intorno non erano ila stimar altramente, se non come un esercilio » della nostra virtù, e clic senza averne mai ricevuto danno alcuno » de momento, ne avevano riportato ben infinite vittorie ; digando, • che molle volte le prigion veneliane non bastavano per capir » quanti de loro se avevano captivi, et che per gratia de Dio ogni » anno da Carnevai su la piazza in segno de perpetuo Irionfo se » faceva comemoration delle vitorie avute contro i patriarchi di » Acquilegia, talmente che possono più presto odiarne, che offen-» derne, el piuttosto temerne, che dispreciarne (1) ; poi mostrò, » che la sterilii;» del paese, ancora che giustamente la non se doves-» se dir sterilità, a tanto che queste lagune erano abbondantissime » de tulli i più prcciosi pesci, che si trovano al mondo, ma il non » nascere nè formcnto nè altre biave, nè vini in questi paludi, era • stalo la causa della suprema principal industria dei venetiani, et » aveva fallo, che essi animosamente superando (ulti i pericoli del » mar, avevano penetrato et penetravano lultavia per tutto et por- • tavano da ogni luoco tutto quello, che mancava naturalmente a » questa città, de sorte che era accadeslo el accadeva molle volle » clic era più abondanlia in questo luogo sterile de tulle le cose, » che gli erano portate, che non era nei paesi medesimi, dove elle » nascevano, comendando poi molto 1’ Istria et la Dalmatia come » provincie, onde ne seguiva mollo utile nel pubblico ; fece veder, » che ogni volta se portasse la sedia del dominio via de qua, che » se perderiano et ne sariano tolte di subito, clic dalla ostinatissima » perfidia de’ Zaratini, che zà cinque volte si erano ribellali et nei » quali sono volti gli occhi di tutti li populi delle provincie, non » era ragionevolmente da sperar altra cosa et che se ben ultima-» niente Andreazzo re d’ Ungheria perchè se traghettassero le sue » genti in Puglia, aveva per publico inslrumcnlo rinonciato tulle (i) Si riferiscono queste parole alla fe- dodici canonici di Aquileja, fatti prigionie- sta del toro e dei dodici porci, che si am- ri dai veneziani, come ho narrato nella mazzavano sulla piazza di san Marco il gio- Pa®' del 1 voi. vedi grasso, in memoria del patriarca e dei