ANNO 1206. 167 nata. Sul che non devo oltrepassare in silenzio 1’ avvenuto ai veneziani in Costantinopoli, allorché volevano appunto pigliarsela, per portarla in patria : motivo, per cui ebbero forse in contraccambio la Nicopeja. Da una lettera del papa Innocenzo (1), scritta al patriarca di Costantinopoli Tommaso Morosini nell’ anno 1207, se ne raccoglie il racconto, ove il pontefice stesso così lo espone : « Àven- • do 1’ imperatoro Arrigo fatto trasportare in santa Sofia un’ im- • magi ne della beata Vergine, la quale si crede di mano di san » Luca e che perciò è in somma venerazione presso tutta la Gre- • eia, il podestà dei veneziani si presentò ad esso patriarca con » alquanti de’ suoi e gli fece istanza per aver quell’ Ancona, alle-» gando essere ella loro stata donata da Arrigo. Alla quale istanza » avendo esso patriarca negalo udienza, perocché sapeva, che non » avean essi sopra quell' effige diritto alcuno e poscia soggiunto, • che, se 1’ avesser trovata nella chiesa la togliessero di là e se la » portassero ; eglino instarono perché fosse aperta la chiesa, la • quale in allora era chiusa, il che non avendo potuto ottenere, » calarono con una fune, forse dalle gallerie, un uomo, il quale fru-» gando per ogni parte, e non ritrovandola, d’ ordine del potestà • apri a forza una delle porte maggiori di detta chiesa. Entrati al- • lora i veneziani, ed avendo inteso da un greco, eh’ ella era nel » sacrario sotto a tre chiavi, cominciarono ad abbatterne le porte : • del che fatto consapevole il patriarca, si recò sopra uno de’ bal- • latoii, che guardavano in chiesa, ed intimò loro la scomunica, se » di là 1’ avesser rapita. Ma continuando essi a sforzare la porta » del santuario, il patriarca, accese prima e poi smorzale le can-» dele (2), scomunicò solennemente il potestà, i suoi consiglieri, • ed i suoi aderenti : i quali però, niun conto facendo di quella • scomunica, atterrate del tutto le porte, presero 1’ Ancona e se la » portarono alla chiesa dell’ Onnipotente, dove essi abitavano. In (i) Lib. IX, lett. CCXLI. (a) Così usavo si a que1 tempi quando votatasi pionuniia: e sentenza di scomunica.