anno 1260. 327 era il pontificio legato; e vi assistettero col vescovo castellano Pietro Pino, altri due vescovi clic per avventura vi si trovavano. Fu confermato alla chiesa il litoio di santa Maria, e per distinguerla dalle altre di egual nome, che già esistevano in Venezia, le fu aggiunta la qualificazione di Gloriosa; tanto più che la sua festa è della gloriosa Assunzione della Vergine al cielo. Tutto questo ci vien fatto sapere dallo storico ecclesiastico di Venezia, Flaminio Cornaro (1). E dal Sansovino sappiamo inoltre, che questa chiesa fu col tempo denominala Cà grande, per essere la maggiore tra quante ve ne fossero in Venezia intitolale a Maria; e fu anche detta dei Frati, ossia dei frati, perchè da questi ufficiata : e dei Frari sino al presente la si dice. E giacché ho incomincialo a narrare de’ suoi principii, non sarà inopportuno, che in poche parole ne ricordi altresì il progresso. Le limosino dei cittadini e dei forestieri condusse a termine quel vasto tempio assai più presto che non si avrebbe credulo : lullavolta vi volle quasi un secolo, « piuttosto, come dice lo » Zanolto (2), per la grandezza dell’ edificio che per la tiepidezza » dei fedeli. » Ed aggiunge : « La storia, questa volta, giusta di-» spensalrice di glorie, tramandò ai posteri 1’ onorato nome di chi » sostenne ben anche la spesa di una sola colonna. L’ anno 1280, » Nicolò IV pontefice, concedette indulgenze a qualunque soccor-» resse in qualsivoglia modo la fabbrica. Paolo Savelli, principe » romano e condottiero degli eserciti della repubblica, che dorme » in questo tempio, profuse molto denaro nella costruzione delle • vòlte. Marco, figlio del doge Pietro Gradenigo, avendo lasciata » una somma per 1’ erezione di un monastero, in cui fossero inan-» tenuti dodici frali minori, e questa non bastando a tal uopo, i » frati chiesero al maggior consiglio, ed ottennero, che fosse ado-» perala pel compimento di questo tempio. Un altro Gradenigo (i ) Notizie storiche delle chiese c ino- (2) Nell’opera municipale di Venezia nasteri di Venezia, pag.^8Gi e scg. e le sue lagune, pari. 11 del voi. 1], p. 118.