194 LIBRO VI, CAPO XII. La sede vescovile di Castello, ossia della citlà di Venezia, ebbe, dopo Vitale li Michel, che n’ era stato promosso l’anno 1164, i due soli, che qui soggiungo : nell’anno 1181, Filippo Casiolo, o Casolo, o Capello; 1184, Marco Nicolai, che la possedè lungamente. Caorle, dopo il suo secondo Domenico, che n’ era entrato al possesso nel 1172, ebbe suoi vescovi: nell’ anno 1197, Giovanni V della Tomba; 1205, Domenico III; 1202, Angelo Marini; 1210, Giovanni Malipiero. Di Chioggia furono vescovi, in seguito a Marino, che nel 1165 vi era stato promosso, i due soli, che seguono : nell’anno 1182, Araldo; 1195, Domenico IV Silvo o Selvo. Di più n’ ebbe a numerare in questo frattempo la sede di Tor-cello; perchè dopo quel Martino, clic n’ era stato eletto nel 1172, lo surrogarono : nell’ anno 1177, Leonardo Donalo; 1198, Stefano II Capellizo; 1200, Giovanni V Moro; 1212, Buono Balbi. Di Eraclea, ossia Cillà nova, non abbiamo Iraccia veruna. Di Equilio, ossia Gesolo, si hanno i nomi de’ vescovi seguenti : nell’ anno 1180, Viviano Fioravanti ; 1209, Matteo I; 1211, Andrea. Dopo le compendiose notizie, che ho dato, circa i vescovati della Venezia, è ragionevole, che dica eziandio dei monasteri e delle case religiose, piantate quivi nel duodecimo secolo e nei pochi anni del terzodecimo, di cui parlo. Undici ne numerano nel secolo XII i nostri antichi cronisti. E primieramente, un Badoaro, pievano di san Leone, c un suo fratello, che nominavasi Pietro,