160 LIBRO VI, CAPO VII. ivi avevali fatti collocare l’imperatore Costantino, quando, colla sede dell’ impero, vi aveva trasportato anche le più rare cose di Roma. Varie furono le opinioni dei critici e degli archeologia circa l’origine di essi: sembra per altro abbastanza dimostralo, appartenere essi ai tempi di Nerone: checché poi se ri’abbia a dire dell’aiie-fice, cui taluni riputarono Lisippo, o dell’ uso, a cui nella loro origine fossero destinali. Pare, che la primitiva loro destinazione fosse di esser# attaccali al carro del sole, e di ciò fa eco la testimonianza di Plinio. Delle varie lor traslazioni fece parola il Ramusio (1), così scrivendo. « Si dice, che il carro fu portalo da Alessandria di « Egitto a Roma da Augusto 336 anni avanti la partenza dì Co-« slamino; quando, avendo domato 1’Oriente e vinli Antonio e « Cleopalra, trionfi) dell’ Egitto e dell’ Asia, ventisette anni innanzi « che Cristo nascesse. » Ed aggiunge, che « finalmente esso carro « coi cavalli fu poslo sopra 1’ arco, che per ordine del senato fu « fatto in onore d’Augusto. » E prosegue a parlare dei cavalli così : « Si dice che tolti dall’ arco di Domiziano furono portali per « ornamento a quello di Trajano, e che Domiziano gli aveva levali « da quel di Nerone, il quale dopo la morte di Auguslo, gli aveva « tolti da quello del medesimo Augusto. Costantino poi li levò dal-« l’arco antico di Trajano, ch’egli ruinò ; e messili sopra il suo (2), « fabbricato da lui stesso dopo aver vinto, presso il ponte Molle, il « tiranno Massenzio. » Continua a dire, che « andatosene poco « dopo a Bisanzio intorno agli anni di Cristo 310, levò via dall’ar- « co il carro coi cavalli che lo tiravano......Furono questi ca- « valli con grandissime spese da principi portati innanzi, indietro, « per mare e per terra, come si può giudicare dalla rottura dei « piedi (3) .... Le medaglie antiche d’ oro e d’argento di varie (i) Della guerra di Costantinopoli drea Dandolo. per la restituzione degl' Imperatori (2) Il quale vedesi oggidì presso il M011-Comneni fatta da Signori Veneziani e te Palatino, tra la curia vecchia e l’anfitea-Francesi l'anno 1204 •• Venezia 1604 : e- Irò, ossia il Coliseo. stratta da Paolo Ramusio sui coramentarj (3) Del che parlerò più innanzi, del Villehardoum e sulla cronaca di An-