41 nulla pegli onorati miei fogli; ora son opuscoli, dissertazioni, poesie, che mi piovon, da tutte le parti del bel paese che il Mincio, il Po e le Alpi serrano, sopra due milioni d’anime, ed uno almeno di letterati e poeti, con la doppia dolcezza prima di leggere, poi d’ averne a render conto nel foglio. Ma questa tempesta non è mai sì terribile e asciutta, come quando ella mi giugno innanzi nella sembianza d’un uomo. Per 1’ ordinario io noi conosco, non lo vidi una volta in mia vita : non importa, ei mi conosce ben egli: lia grande Qpinione dei miei talenti, le mie scritture ( oh fortuna ! ) lo persuadono : alle corte, è mio ammiratore, entusiasta, e viene appunto per un articolo. Un articolo ? Si può far meno per sì garbata persona? Per altra parte è mio debito, e monopolio : chi'ha di tali bisogni, chi vuole un articolo, dee necessariamente venire da me ; io ne sono come la fonte, il sole dal quale si partono questi lucidi raggi ; ne ho insomma la fabbrica, come il magnano ha quella delle toppe, o il pentolaio quella delle pentole. Ed egli siede ed incomincia : Signore, io sono del bel paese di Sambughè, — Davvero? oh quanto me ne compiaccio. Ho dunque la fortuna,