223 van dietro agii nomini fino a far loro fresco quand’ essi dormono ! E chi opera tutti questi prodigii ò la Brugnoli conversa in Silfide, ch’ò quanto dire ricondotta quasi alla propria natura, poiché, se la Brugnoli non ha veramente al tergo, come le silfidi, le ali, ben si può dire eh’ ella le abbia ne’ piedi, si leggiadri, deliziosi, aerei sono i suoi passi! E questo balletto è appunto tutta fatica di lei, ed ella lo abbella, con quella musica delle sue piante, in mille guise diverse, fra cui bellissimo, anche per la parte del Matlis, è il primo passo a due. E che cosa ella ne faccia non si può dire: quelle graziose combinazioni di figure, di disegno, quel ritmo di movimenti e di graz;e non hanno nome, non si descrivono : sono una qualità di bellezza e di diletto che non si può rappresentar colle parole ; si sentono, non si esprimono. In mezzo a questi balli vi sono pure due belle contraddanze, una tra gii uomini e le donne, e 1’ altra.fra le donne soltanto, tutte e due graziose per le belle figure e combinazioni de’ gruppi, trovati con molto ingegno ed effetto. Il ballo termina con 1’ apparizione delPO-limpo, a cui volano, su’ fili di ferro, tutte di