78 XIII. PIO COSTUME DE1 VENEZIANI (*)'. Venezia è forse l’unica città, dove i pubblici venditori di qualsiasi sorta di cose si facciano un religioso dovere di segnare ed esporre agli occhi di tutti, o in nera tavola o in bianca carta, il nome di chi da poche ore è passato all’ eternità. Se questi era personaggio o di alta dignità o di larghe ricchezze, per tutta la città se ne leggeva il tetro annunzio: se di mediocre nobiltà e sustanza, pendeane il nome scritto per le officine della parrocchia, dov’ era mancato: che se persona era misera ed oscura, i bottegai più vicini alla sua casa, e i pochi suoi conoscenti il pio atto esercitavano. Era poi talvolta curioso il modo, in cui vedeasi con qualche^hota di onore lodato 1’ e-stinto. E con quali spropositi ! forse dirà qui qualche maligno. Se non che, a questo proposito de’ bottegai, non iscriveva egli uno spiritoso francese, che in Parigi stava l’ignoranza scolpita a lettere d’oro ? I Veneziani con l’u- (*) Gazzetta del 12 ottobre 183“.