404 LIBRO III, CAPO XXVIII. famiglie Morosini, Gumbi o Cumbi, e Lupanica ossia Lupamza ; e racconta, eli’essa era dedicata a san Mauro martire, e aggiunge che non lungi ne sorgeva un’altra intitolala all’arcangelo san Gabriele. Che per l’intitolazione a san Mauro, o, come dice il Sanso-vino, a san Moro, abbia avuto parte la famiglia Maurocena, delta posteriormente Morosini, lo credo; perchè solevano in quell’età le famiglie fondatrici di un qualche tempio cercare il nome di un santo, che avesse somiglianza col loro. Quanto poi all’ una o alle due chiese, ridotte poscia ad una sola, è certo che in seguito, anzi sulla metà dell’XI secolo, non se ne conosceva che una, intitolata ora a san Michele arcangelo, ora a san Mauro. In un documento infatti dell’anno 1069, si fa menzione di Tino clierico notajo e piovano della chiesa di san Michele arcangelo : e in un altro documento del 1084 si trova la sottoscrizione dello stesso Tino clierico e notajo della chiesa di san Mauro. Ciò mostra palesamente, che 1’ uno e l’altro titolo le si attribuiva indistintamente, e che il primitivo di san Gabriele non usavasi più. Oggi poi s’è perduta ogni traccia e di san Mauro, e di san Gabriele, e di san Michele : pochi anni sono dacché la chiesa intitolata a quest’ultimo fu demolita, per far più bella e spaziosa la piazza, o, come noi diciamo, il campo di sant" Angelo. Appartiene al decimo secolo anche la chiesa di san Benedetto, fabbricata a spese della famiglia Falier (1), alla quale il Sansovino associò anche quella dei Caloprini. Certo è, che nell’anno 1013 i due fratelli Giovanni e Domenico Falier la donarono al famoso monastero della santissima Trinità e di san Michele di Brondolo, e con essa tutti gli arredi sacri e le rendite, che le appartenevano e che le aveva assegnato il padre loro. Chiesa dell’ XI e forse del X secolo è anche 1’ odierna intitolata a santa Lucia. Benché le cronache non ne abbiano commemoralo la fondazione, una bolla del papa Sisto IV. spedita a favore (i) Ne convengono unanimemente il Sandi e il Cornaro.