38^1 Lllì. Ili, CAP. XXII. turiboli d’oro, d’argento, fumanti d’incenso, di storace, di mirra e di altri aromi preziosi. Dal considerare adunque sì enorme lu^so e sì grandi ricchezze degli amalfitani, è facile l’arguire quanto florido fosse il loro commercio, e, per conseguenza, in (pianto numero considerevole fossero eglino sparsi in ogni parte del greco impero; e per conseguenza altresì, quali somme grossissime di denaro rendesse alla nostra basilica di san Marco il tributo loro imposto in questa occasione da Alessio. Il quale non contento di tutte queste largizioni e privilegi, concessi alla repubblica di Venezia, volle inoltre confermare ai veneziani il privilegio di potersi accasare « nella grande imperiale città, » nella nuova Roma o sia Costantinopoli (1); perché, sebbene tal » cosa non vogliasi così facilmente permettere ad altri stranieri, i » veneziani tuttavolta ne hanno diritto, perché non sono stranieri » né barbari, ma veri romani sino dalla loro origine. » E inoltre donò Alessio ai veneziani nella metropoli stessa dell’ impero « una » vasta contrada con botteghe, fondachi, osterie, luogo di sbarco » per le merci e piazze e chiese. » E di più, gli esentò da qualunque dipendenza di qual si fosse uffiziale, ministro od altra autorità civile o criminale del suo impero. Di tuttociò abbiamo notizia esatta sì dalla storica principessa Anna Conniena, che ricordò questa Bolla d’oro del padre suo, detta con greco vocabolo Crisobolio, e sì dal codice Trevisano che ce la portò per disteso. Per lo che riesce affatto fuor di proposito ed é ingiusto, ed anzi ci palesa 1’ ignoranza di lui, il rimprovero, che fa il Laugicr agli storici veneziani, quasiché avessero ignorato tutti questi larghissimi privilegi, concessi ai loro antichi dall’ imperatore Alessio Comneno, e quasiché egli solo sia stato il primo a ricordarne uno solo, quello cioè dei possedimenti in Costantinopoli ; del quale egli, meschinissimo conoscitore dei monumenti storici veneti, (i) Si sa bene, che la città di Costati- seile dell’impero, fu anche della, sino dai tinopoli\ fabbricata dall1 imperatore Co- primi suoi tempi, nuova Roma. >nlino, allorché vi Irasporlò da Roma la