anno 91-2—920. 225 diritto (1). 11 quale diritto pensarono essi conferito ai veneziani dall’imperatore Rodolfo, allorché in Pavia accolse gli ambasciatori inviatigli dal doge Orso, cd accordò a questi la rinnovazione dei precedenti trattati. Ne traggono anzi la prova da alcune parole del diploma stesso, quasiché l’esistenza di una zecca in Venezia abbia incominciato soltanto in questa età e in vigore di questo diploma. Ho già mostrato anche altrove (2), che in città, sino dai tempi ili Lotario, e probabilmente anche prima, si batteva moneta; perciò l’opinione loro é fallace, com’è fallace anche il tempo, loro attribuito al diploma, che non bene inteso ne cagionò 1’ errore. Esso fu concesso, non già nel 912, come accennò il Tentori, ma nell ultimo giorno del febbraro 925 : e lo si può leggere nel codice diplomatico Trevisaneo (3). In quest’anno infatti gli ambasciatori ducali; ed erano Domenico vescovo di Malamocco e Stefano Caloprizio; si presentarono a Rodolfo, ed ottennero, com’io diceva testé, la rinnovazione delle immunità, godute sino allora, dei possedimenti veneziani, che stavano entro i confini del regno italico. E dopo di avere dichiarato le solite esenzioni degli antecedenti diplomi, concede negli stati italici l’uso della moneta veneziana, per maggiore facilità e prosperamento del traffico. Né allriinente s’hanno ad intendere le parole del diploma, che ne parlano, le quali di più attestano l’antichissimo diritto dei veneziani c di batterla nei luoghi del loro ducalo e di spenderla nei luoghi del dominio imperiale (U). Al (piale proposito così ragiona il dotto nostro Angelo Zon (5): « Queste (1) Veltor Sanili, ivi. L dietro lui il mi Regis ìiic in Italia //// Indici ione Tentori, Stor. ven., lom. Ili, pag. 227 ; e il tertiadecima. Si noti, che il febbraro del-Muratori, Antiq. Italie. Dissert. XXY1I. l’anno 924 Dominicae Incarnationis, è (2) Nella pag. 18G. Ved. ciò che dissi il febbraro del 925 dell1 era comune, cola. (4) JVummis moneta tu concedimus, (3) Cod. Trevis. pag. 47<» nella Bibliot. secundum quod eorurn provinciae duces, Marc. clas. X, cod. num. CLXXXI. Le note a priscis temporibus, consueto more ha-cronologiche del diploma sono II Hai. buerunt. Mari. Anno Dominicae Incarnationis (5) Venezia e le sue lagune, nella II DCCCCXXIII. D. Rodulphi invidissi- pari, del voi. 1, pag. 7.- voi.. 1. 29