anno 1052. 547 » Orscolo, figlio, (licesi in quella, di Domenico Orseolo, che fu figlio • di Pietro Orseolo doge (1). La carta è autentica, e come tale rico-» nosciuta da uomini dotti c nella critica esperti, sicché dubitare » non possiamo, che cotesto Domenico fratello non fosse di Ottone, » c in conseguenza figliuolo di Pietro Orseolo 11 doge. Al più po- li tremino credere che nato fosse a costui da un’altra moglie avuta » prima di quella Maria, colla quale visse sino alla morte, e dalla « quale ebbe i figli nominati dal Sagomino, cioè Giovanni, Orso, • Ottone, Vitale ed Enrico. » lo per altro sarei d’avviso, che, senza immaginare un matrimonio di Pietro Orscolo II con altra donna, prima che prendesse in moglie Maria, quel Domenico, di cui parlasi qui, fosse appunto lo stesso Enrico, al quale forse l’imperatore Enrico cangiò nel suo il nome, che prima aveva, di Domenico allora appunto che gli fu padrino alla cresima (2), siccome aveva fatto anche Ottone 111 imperatore col suo figlioccio, a cui aveva imposto il nome di Ottone (3). In tal caso sarebbe stato il quinto (4) figliuolo del doge Pietro Orseolo II e non già il terzo, siccome assolutamente, per non mancare alla sua abituale inesattezza, ci racconta il Darò (5). Sembra, che primario istigatore della espulsione dell’usurpatore Domenico Orseolo sia stato quel Domenico Flabianico, che altrove abbiamo veduto alla testa dei congiurati contro il doge Ottone, e che sappiamo avere ambilo l’acquisto della ducale dignità. Costui era stato esiliato sino dai primi momenti della reggenza del patriarca Orso; ma tosloché avvenne la rinunzia di questo, i partigiani suoi, che non erano pochi, si affaticarono ad aizzare il furore plebeo contro l’odiata schiatta degli Orseoli, ed a cooperare a fargli raggiungere la meta desiderata. E questa volta la raggiunse davvero. Fu eletto doge : e cosi, richiamato immediatamente in (1) Questo documento esiste anche nel (3) Vedi nella pag. 291. V¡anelli, Vetc. di C/iioggia, e presso il (4) Vedi nella pag. 33o. Foscarini, lib. Il, della Letterat. venez. (5) Lib. II. num. XXIX. (2) Vedi nella pag. 32/j.